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Dedicato a Giancarlo Ponassi

di Gianluigi Gandini

Giancarlo Ponassi

Ricordare Giancarlo per me vuol dire percorrere tutta la vita personale e politica senza riuscire a trovare che momenti di condivisione. L’impegno politico comune ha rinsaldato la nostra amicizia.
Giancarlo era una persona speciale sempre attenta ai problemi della sua Vignole e agli avvenimenti politici e ancora pochi giorni fa era molto preoccupato per l’incapacità della sinistra a trovare un cammino comune per superare le divisioni che ne rendono incompressibile gli obbiettivi.
Voglio ricordare il suo impegno per realizzare il primo Festival de l’Unità aperto a tutta la cittadinanza di Serravalle (poi imitato da altre Sezioni) i nostri timori per un possibile insuccesso e la grande soddisfazione quando la piazza “del mercato” fu riempita completamente in ogni angolo.
Fu una bella esperienza e molti dei giovani coinvolti rimasero nel PCI ricoprendo anche incarichi pubblici. Alcuni anni dopo ci trovammo in difficoltà per la carenza di strutture per i Festival e fu sua l’idea di acquistare le prime strutture “affittandole” anche ai privati e con il ricavato acquistarne altre. Questo sistema ci consenti di avere le attuali strutture con il sacrificio suo e di quei compagni che si impegnarono a montarli per feste private o di partito.


Giancarlo è stato un eccellente amministratore nel Comune di Vignole sempre attento ai problemi e ancora oggi non mancava di segnalare le cose che gli sembravano da correggere.
Pur essendo ormai “vignolese” ha dato un importante contributo alla realizzazione della stele eretta nel parco di villa Caffarena in ricordo di M.R. Berthoud. Una ventina di anni fa rintracciammo il dottore che assistette M.R. Berthud negli ultimi attimi di vita dopo le orrende
torture subite alla casa dello studente e andammo ad intervistarlo.
Ci siamo trovati a Vignole nel PCI e poi nel PDS e nel momento di trasformazione verso il PD abbiamo mantenuto ferma la convinzione di rimanere tutti uniti e non disperdere un patrimonio culturale e politico utile anche per un partito nuovo aperto ad altre esperienze progressiste e democratiche.
E poi la Sua passione per la storia di Serravalle e della vita dei suoi abitanti lo ha portato a realizzare un’opera di ricerca sui singoli abitanti serravallesi risalendo fino al diciasettesimo secolo.
Ed il suo entusiasmo per la nascita di Chieketè e si augurava si riuscisse a ricostruire il tessuto sociale, i personaggi del periodo della ricostruzione dopo il dramma della guerra e la trasformazione di Serravalle da paese agricolo ad industriale.
Sono solo alcuni ricordi di un caro amico, di un caro compagno e di una persona per bene.


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Riccardo Lera

"Io nella vita ho fatto tutto, o meglio un poco di tutto" (Uomo e galantuomo di Eduardo De Filippo) Pediatra, scrittore per diletto, dal 2002 al 2012 assessore alla cultura di Serravalle Scrivia; ex scadente giocatore, poi allenatore e ora presidente del Basket Club Serravalle.