Il direttore Foco
Ho avuto dal mio lavoro grandi soddisfazioni (è un mese che ho deciso di smettere di fare la radiologa). Una è la percezione dell’affetto e della stima che passa attraverso le generazioni, che questa bellissima foto di gruppo testimonia. Me la portò almeno dieci anni fa un serravallese o un valborberino, con cui parlai a lungo di mio nonno, che qui vedete in alto, con i baffi e senza occhiali (e nell’altra foto): il Direttore Foco!
Ogni volta che vado a Serravalle e vedo l’outlet penso a lui, che andava da Novi a piedi o in bici, andata e ritorno. E poi nei paesi, dove ci sono ancora anziani che lo ricordano: il terribile Direttore Foco ! Terribile solo nell’aspetto: era l’uomo più mite del mondo con chi lo conosceva. Ora potrei non finire più, potrei dirvi che faceva Achille di nome perché era il penultimo di undici tra fratelli e sorelle, figli di contadini che avevano esaurito i nomi abituali e avevano sentito parlare di un eroe dei tempi andati … Aveva studiato (da Don Orione) perché l’ultimo fratello era deboluccio, e quindi toccava a lui… Potrei raccontarvi altro e magari lo farò.

Ma torniamo alla foto. C’è il sindaco, credo, con gli occhiali. C’è un giovane serissimo prete. Ci sono le maestre: bellissima quella al centro con la camicia bianca. E ci sono i fieri poveri scolaretti con un diplomino (della giornata del risparmio?) .
I maschietti sono quasi tutti rapati. Uno solo sorride (quello ai piedi della bella maestra), gli altri sembrano preoccupati, forse per il duro lavoro, che conoscono già. O forse inconsciamente aleggia già l’ombra delle guerre: molti moriranno in Etiopia, in Russia, in Africa o chissà dove. E’ una generazione segnata da un destino che loro per fortuna ancora non conoscono.
Ma le bambine, come sono belle! Guardate la quarta da destra nella seconda fila. Anche lei è l’unica che sorride: chi è? Quali storie ci sono dietro questa foto?
Continuate voi
Novese di nascita, valborberina da sempre
Vostra Maria Teresa Foco