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BARCO, Antonio Giovanni

Sacerdote, insegnante di lettere, Rettore del Seminario di Stazzano.

Antonio Giovanni Barco (di Bartolomeo Barco e Francesca Lava / Fresonara, 1 novembre 1871 / Basaluzzo, 14 febbraio 1933).

Antonio Giovanni Barco, nacque a Fresonara, il 1 novembre del 1871, figlio di Bartolomeo Barco, contadino, e di Francesca Lava, di mestiere sarta. Cresciuto nel quartiere della Piazza, nel centro dell’abitato del piccolo centro agricolo del novese, giovanissimo lasciò la casa paterna per entrare nel Seminario Diocesano di Tortona, ove ben presto si distinse negli studi e nella vocazione. Il 25 dicembre 1895, novello Sacerdote, celebrò la sua prima Messa. Dopo alcune prime, brevi, esperienze pastorali, vissute nella Parrocchia di Torriglia e successivamente in quella di Vocemola, prestò le sue cure spirituali anche ai degenti dell’Ospedale Civile San Giacomo di Novi Ligure. Nel 1896 il Vescovo lo scelse per affidargli una cattedra al Seminario Minore “Leone XIII” di Stazzano. L’esperienza dell’insegnamento fu feconda e quando il Rettore Don Mario Traverso fu trasferito alla Parrocchia di San Pietro a Novi, il Vescovo derthonino, Igino Bandi, lo nominava nuovo Rettore dell’istituto religioso.

Nel 1926 Don Barco ricevette, dal nuovo Vescovo Simon Pietro Grassi, l’investitura a Canonico Onorario della Cattedrale di San Marziano a Tortona. Il Sacerdote di Fresonara dedicò al Seminario Minore ben trentasette anni del suo sacerdozio, per venti dei quali ne resse la responsabilità: “…Di carattere mite, bonario, per quanto qualche volta appàretemente burbero, egli amava il Seminario e i Seminaristi, per i quali in tanti anni ha profuso i tesori del buon cuore generoso e della sua mente eletta. Come professore di belle lettere era interessante ed efficace: la sua scuola divertiva e istruiva. Come Rettore sapeva conciliare il “suaviter” col “fortiter”. In tutti i modi era giusto, imparziale, preoccupato di crescere al Santuario leviti informati di buono spirito. Tutti i chierici l’hanno molto amato…“.

La morte del Canonico Barco, giunse inaspettata e prematura, il 14 febbraio 1933, a Basaluzzo, per una brevissima e letale malattia. Fino a pochissimi giorni prima aveva regolarmente fatto lezione a Stazzano e nulla faceva presagire la tragedia, che maturò rapidamente, nonostante il prodigarsi dei medici nelle cure mediche. Questa la cronaca delle esequie tratta dalla stampa locale: “...una imponente manifestazione di stima e di affetto al sacerdote pio, al Rettore buono e saggio. A rendere più solenne la dimostrazione ha partecipato… il Vescovo, il quale giunse a Basaluzzo accompagnato dal suo Segretario Can. Prof, Don Piccoli e dal Can. Don Mario Giudici, Cancelliere della Curia. Intervennero pure il Delegato Vescovile Can. Don Perduca, il Rettore del Seminario Maggiore Can. Teol. Don Gugliada, con una ventina di chierici, tutti i Superiori del Seminario di Stazzano coi chierici, moltissimi sacerdoti specialmente del Novese…; le autorità comunali di Basaluzzo, Fresonara e Stazzano, le Confraternite e Associazioni cattoliche di questi paesi e di Novi. La Messa venne… accompagnata, con canto fermo, dai chierici di Stazzano. Quindi, in imponente corteo, fra tutto un popolo commosso, essa venne accompagnata al cimitero ed ivi deposta nella tomba di famiglia, vicino al padre e alla madre dello scomparso…”.

A succedere a Don Barco nell’incarico di Rettore del Seminario stazzanese fu Don Luigi Guerra, già Vice Rettore del medesimo Seminario per un decennio.

Il 14 febbraio 1936, il Rettore Barco venne ricordato dal suo Seminario e dal Clero Diocesano con una grande cerimonia commemorativa a Stazzano, cui presero parte tutti i Superiori ed il Corpo Insegnante del Seminario Minore.


Fonti:

https://www.giornalidelpiemonte.it/dettaglio.php?globalId=giopiens;3055701;1

https://www.giornalidelpiemonte.it/dettaglio.php?globalId=giopiens;3047793;1

https://www.giornalidelpiemonte.it/dettaglio.php?globalId=giopiens;3055673;1

https://www.giornalidelpiemonte.it/dettaglio.php?globalId=giopiens;3060386;1


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