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Collegiata SS. Martino e Stefano – Cappella dell’Addolorata

Luogo particolarmente caro alla devozione dei serravallesi è la Cappella della Madonna Addolorata. La Cappella fu dipinta interamente da Rodolfo Gambini nel 1910 anno in cui si operò anche la modifica strutturale della stessa con la creazione della nicchia laterale per ospitare il grande crocifisso che l’altare custodiva e la nicchia dove ora è custodito il gruppo scultoreo della Vergine Addolorata. L’intera Cappella fu restaurata successivamente da Clemente Salsa intorno alla metà del XX sec.
La Cappella custodisce due opere: il gruppo scultoreo dell’Addolorata e il Crocifisso.
L’intera Cappella e le opere ivi custodite sono state restaurate completamente con un intervento importante iniziato nel 2017 e terminato nel 2019.

Il gruppo scultoreo dell’Addolorata
Quest’opera è composta da quattro figure di Angeli che portano i simboli della passione di cristo (croce, chiodi, cartiglio con l’I.N.R.I.). al centro sta maestosa la figura della Madonna.
Il gruppo non è firmato ma è certa l’impronta della scuola dei F.lli Montecucco di Gavi attivi in tutto il Basso Piemonte. L’opera è databile intorno alla metà del XIX sec.

Il Crocifisso
Come detto la collocazione attuale del Crtisto è successiva alla modifica della Cappella avvenuta nel 1910. Non conosciamo di quest’opera né, l’origine né la provenienza. Le dimensioni della croce erano notevoli (furono ridotte per inserirlo nella nicchia) e lo stesso Cristo ha dimensioni tali da essere concepito per essere visto da una certa distanza. L’opera è databile alla fine del XVI sec. Ricerche recenti, ancora in corso di approfondimento, hanno ipotizzato una possibile attribuzione a scuola fiamminga attiva in queste zone in quel periodo. Lo studio anatomico e alcuni dettagli (come ad esempio gli occhi rovesciati) rivelano la preparazione e la qualità dell’artista.
Il recente restauro ha riscoperto e restituito un’opera pensata con mobilità del capo e degli arti superiori e inferiori che permettevano una suggestiva celebrazione liturgica nella Settimana Santa in cui il Cristo si calava dalla croce, si deponeva in un feretro e si portava in processione.