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SCI CLUB Serravalle Scrivia

(testo di LUIGI TRAVERSO)

Era il lontano 1978 quando feci l’incontro con Dino Cochis  e ci trovammo a parlare subito di Sci.
Ero cittadino Serravallese da poco essendomi qui trasferito da Gavi per svolgere l’attività di medico e avevo imparato qualche anno prima  a stare sugli sci quando ero militare alpino durante i campi invernali a La Panice – Limonetto.
L’incontro con Cochis e il suo entusiasmo per lo sci mi travolse e fu cosi che appena nevicò  sull’appennino ligure-piemontese  mi munii di sci, tuta , guanti e berrettino presso il mitico negozio “ELBA SPORT” in via Berthoud e con Cochis e la di lui moglie Gherda partimmo alla volta di Capanne di Cosola per fare sci di fondo nella strada della Colletta; fu per me una faticosissima giornata di cadute e ricadute ma anche di lezione sul modo di curvare, il passo spinta , la scivolata spinta e il passo alternato (il passo pattinato era ancora sconosciuto) con quegli sci da fondo stretti e le scarpette bloccate solo in punta.
Da allora  mi sono iscritto allo Sci Club Serravalle di cui Cochis era il referente per la pratica dello sci nordico; ho trascorso delle stagioni invernali bellissime con la squadra agonistica ribattezzata ironicamente “squadra agonia” e ho potuto ammirare lo straordinario proselitismo di Cochis nel reclutare nuovi adepti alla disciplina tra giovani e non più giovani. Ora lo Sci Club Serravalle si dedica esclusivamente all’attività di sci alpino essendo stato creato lo Sci Nordico Serravalle guidato dall’infaticabile Vincenzo La Camera.

La sede dello Sci club era in via Berthoud in un caseggiato denominato “il baretto” (forse perchè prima c’era un bar) situato di fianco alla sede della CRI ed era in comune con l’Atletica Serravalle; li è stata fino all’inizio  del 2000 quando l’edificio è stato demolito e al suo posto attualmente ci sono i giardini intitolati ai Caduti di Nassirya
Ho raccolto tra gli archivi il primo statuto del club firmato nel 1972 dal primo presidente Angelo Piacentino il papà di Alberto Piacentino che è stato atleta e campione regionale e ha gareggiato anche in campo nazionale nonché maestro di sci e poi stimato Medico Radiologo.
La fondazione dello Sci Club Serravalle risale quindi al 1972 sorto da un’ala dello Sci Club Novese: Tra i primi iscritti fondatori oltre al presidente Piacentino risultano Cochis, Gilberto Cottone, Meneghetti, Ricci.

La prima pagina dello statuto del 1972.
Un basso il testo completo dello statuto
in formato sfogliabile


Al primo Presidente Angelo Piacentino si sono susseguiti negli anni:  Gilberto Cottone, Dino Cochis, Luigi Traverso, Sante Marchesi, Domenico Miloscio (attualmente in carica).
Negli anni ’70 è uno dei più importanti sci club della provincia di Alessandria per numero di iscritti e per l’attività agonistica che svolge non solo  in ambito provinciale e regionale in  competizione con Sci Club Gambrinus di Tortona, S.C. Alessandria, S.C. Frecce Bianche, S.C. Agonistica Alessandria,  ma anche in campo nazionale dove partecipa a gare promozionali FISI.
La figura di Dino Cochis è sempre di stimolo per l’attività agonistica e in particolare per lo sci nordico di cui è l’anima trainante insieme a Vincenzo La Camera; negli anni ’80 la squadra di fondo (sci nordico) partecipa a gare FISI regionali, vince due volte il Campionato Provinciale e partecipa a molte classiche nazionali di Granfondo (Dobbiaco – Cortina, Maratona dell’Engadina, Millegrobbe, Marcialonga, 24 ore di Pinzolo) con atleti tra quali oltre ai già nominati Cochis e La Camera occorre ricordare anche Grosso, Leardi e Ravazzano per citare i più attivi.

Alla fine degli anni 90 Lo Sci Club Serravalle si è dedicato e si dedica tuttora esclusivamente allo Sci Alpino al fine di promuoverne l’attività tra i ragazzi attivando corsi di sci  con maestri diplomati Fisi tra l’altro cresciuti in casa ( Rovelli, Caserza), e partecipa a gare provinciali e regionali ; in queste gare promozionali a livello regionale si è distinta nella scorsa stagione 2019 la nostra atleta Benedetta Rolandini classe 2002 .
All’attività agonistica affianca anche quella cosiddetta “turistica” che consiste nell’organizzare gite, “settimane bianche” e fornendo attività di informazione e consulenza agli iscritti
Negli anni più recenti a seguito dello sviluppo della pratica dello snowboard è stata istituita anche una sezione dedicata a questa pratica sportiva il cui referente è l’ inossidabile Giuseppe Gregorace.

Tra gli avvenimenti cui ho assistito al seguito della squadra di fondo “Agonia” mi piace ricordare quella volta che durante una gara a Bagni di Vinadio l’onnipresente ed estroso Gianni Torchia arrivato appena in tempo sul filo dell’orario di partenza della sua prova partì senza sciolina e stava impiegando comunque un tempo cronometrico eccezionale, peccato però che alla fine, sbagliando percorso fece un giro in più della pista classificandosi cosi al 10° posto.  Perso a causa sua il campionato provinciale è difficile descrivere le” ire” di Cochis che, mangiatosi il berretto inseguiva il malcapitato Gianni per tutta la pista minacciandolo con le racchette.

Oppure quella volta che il sottoscritto durante una escursione , al termine di una stradina in discesa non riuscendo a curvare in tempo si infilò fantozzianamente in un  mucchio di  neve fortunatamente fresca caduta nella notte precedente e i compagni di escursione videro solo il berrettino che spuntava dal cumulo di neve.

Dino Cochis e il discorso di Giuseppe