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GUIZZARDI, Giuseppe

Giuseppe Guizzardi (Stazzano, 27 marzo 1922 / Russia, 25 gennaio 1943).

Meccanico, Geniere, disperso nel corso della Campagna di Russia.

Giuseppe Guizzardi nacque il 27 marzo 1922, a Stazzano. Terminata la scuola con la classe 5° Elementare, imparò il mestiere del meccanico. Il 26 maggio 1941 assolse alla visita di leva, dichiarato abile ed arruolato, Soldato del Regio Esercito, Distretto Militare di Tortona. Posto in congedo provvisorio, il 22 gennaio 1942 venne chiamato alle Armi, in forza al 2° Reggimento del Genio, 4° Battaglione Misto della Divisione Alpina “Cuneense”. Il 19 luglio fu assegnato alla 104° Sezione Fotoelettrica. Una settimana dopo la partenza per il fronte russo. L’epilogo tragico dell’esistenza del militare stazzanese si compì con la disfatta dell’esercito italiano nella “Campagna di Russia”. Il reparto piemontese, rientrato dall’Albania nel mese di maggio 1941, venne posto alle dipendenze del II Corpo di Armata di Alessandria e fu dislocato nella zona di Cuneo. Gli organici vennero integrati con la leva sui nati dalla classe dell’anno 1921. Il 1 aprile 1942 alla Divisione giunse l’ordine di approntarsi per il trasferimento sul fronte russo, ricostituirsi ed addestrarsi al nuovo teatro operazioni. Avrebbe costituito, insieme alle Divisioni “Julia” e “Tridentina”, il Corpo Alpino dell’IIX Armata, altrimenti denominata ARM.I.R. (Armata Italiana in Russia), voluta dal Duce per subentrare al Corpo di Spedizione Italiano in Russia, il contingente impegnato, sin dall’estate del 1941, nell’invasione tedesca dell’Unione Sovietica. In 25 giorni, dal 25 luglio al 8 agosto, dalla stazione di Cuneo – Gesso, decine di tradotte ferroviarie, cariche trasportarono gran parte degli Alpini della “Cuneense” in Russia. Un viaggio attraverso terre lontane, durato circa due settimane. L’ultimo convoglio arrivò in territorio ucraino il 18 agosto. Primo concentramento previsto nella zona di Rikowo e successivamente in quella di Uspenskaja – Ambrosiewka, sul mare d’Azov. Tuttavia a causa di problemi logistici sulla direttrice ferroviaria  Gomel – Karkov, la “Cuneense” si scisse e prese terra in due diversi quadranti, distanti ben 400 chilometri uno dall’altra, Uspenskaja, a sud, ed Izjum a nord (http://www.istitutodelnastroazzurro.org/2023/06/03/vicende-dei-militari-italiano-in-russia-luigi-reverberi-relazione-sulle-azioni-svolte-dalla-divisione-tridentina-al-fronte-russo-agosto-1942-gennaio-19431/).

Iniziò così per migliaia di Alpini la drammatica odissea della tentata invasione dell’Unione Sovietica, combattuta nelle steppe dell’Unione Sovietica, dalle montagne del Caucaso, alle desolate distese del Don. La gran parte di loro non fece più ritorno a casa.

Guizzardi risulta disperso il 25 gennaio 1943, a Nikolajevka, per fatto d’armi. Nei giorni della scomparsa di Guizzardi, seguendo la cronologia proposta dall’U.n.i.r.r.,  Il 17 gennaio il Comando d’Armata italiano autorizzò lo sganciamento dal Don. Le quattro Divisioni (“Cuneense”, “Julia”, “Tridentina”, “Vicenza”) si ritirarono ad ovest su “vasta fronte”, marciando in ordine di combattimento su file parallele: «…Secondo gli ordini, bisogna puntare su Valuiki, ma per il momento solo il Comando di Corpo d’Armata alpino e la Divisione Tridentina ne sono informati… Il 19-20 gennaio… a Novopostojalovka, forze sovietiche sbarrano la ritirata alle Divisioni Cuneense e Julia. La battaglia prosegue per trenta ore: le due Divisioni alpine sono decimate, non riescono a passare e sono costrette a deviare l’itinerario di marcia… il punto di sbocco è Nikitovka, non più Valuiki, occupata fin dal giorno 19 gennaio da ingenti forze sovietiche. Il Comando di Corpo d’Armata alpino non riesce però a ripristinare i collegamenti con le Divisioni Julia, Cuneense e Vicenza, che proseguiranno verso Valuiki, come concordato in precedenza… Mentre il 26 gennaio, la “Tridentina” ed il XXIV Panzerkorp, insieme a 40.000 fra sbandati e appartenenti a reparti vari e di varia nazionalità, infrangono a Nikolajevka l’ultimo sbarramento sovietico. Il 27 gennaio iI VII Corpo di Cavalleria cosacca sgomina a Valuiki i resti delle Divisioni “Cuneense”, “Julia”, “Vicenza”…».

Come ricostruito dal sito www.secondo66.it il 4° Battaglione «…era costituito da: Comando, 124ª cp. artieri, 114ª cp. mista telegrafisti e radiotelegrafisti, 104ª sezione fotoelettricisti. Il IV° btg. misto genio… Scoppiata la 2ª Guerra Mondiale, prese parte alla Campagna di Francia. Nel dicembre del 1940 la Divisione Alpina “Cuneense” venne inviata in Albania, ma solo la 114ª Compagnia mista telegrafisti e radiotelegrafisti del 4° Battaglione Misto Genio partì con la Divisione. Il Comando del Battaglione, la 124° Compagnia Artieri e la 104° Sezione Fotoelettricisti, rimaste a Bari, sbarcarono a Durazzo solamente il 5 marzo 1941. Il 19 maggio 1941, il 4° Battaglione Misto Genio rientrò in Patria. Assieme alla Divisione “Cuneense” venne inviato in Russia: partì il 30 luglio 1942. I resti del battaglione rientrarono in Italia il 20 marzo 1943…».

Fonti:

Archivio Storico del Comune di Serravalle Scrivia

Archivio Storico del Comune di Stazzano

Archivio di Stato di Alessandria, Foglio matricolare nr. 14604, Distretto Militare di Tortona

Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia – Reduci della Prigionia, Famiglie dei Caduti e dei Dispersi, Elenco dei Caduti e dei Dispersi

Ministero della Difesa, Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, Banca Dati dei Caduti e Dispersi nella I e nella II guerra Mondiale.

Immagine in alto tratta dal sito www.varesenews.it

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