Racconti, testimonianze, favole, poesie

NATALE 2030 nel borgo di Serravalle

Una vibrazione sorda, metallica e protratta, pervase l’etere, le strade, le piazze e le case. Anni prima i Serravallesi, pensando al terremoto, sarebbero prontamente usciti dalle loro abitazioni per mettersi in salvo. Anche ora, in tanti, uscirono in strada, ma invece di allontanarsi dagli edifici, per paura che crollassero, s’incamminarono verso la Collegiata per la Messa Natalizia del 2030 guidati dai nuovi sistemi di comunicazione e di localizzazione.

Serravalle 2030 (disegno Mino Schiaffino)

Il Parroco aveva fatto installare sulla parte alta dei campanili, al posto delle campane, tre enormi strutture a forma di smartphone, sofisticati e di ultima generazione, che davano un tocco di futurismo al millenario borgo della Valle Scrivia. I suoni erano gestiti dall’intelligenza artificiale che li adattava alle preferenze dei fedeli attraverso complicati algoritmi.

La Chiesa di Roma in un primo tempo aveva guardato a quella scelta con un po’ di diffidenza, legata com’era alle antiche tradizioni, ma poi, per non dover celebrare la messa di Natale in luoghi di culto vuoti e deserti, aveva preferito adattarsi ai tempi.

Sulle facciate della Collegiata serravallese e degli Oratori dei rossi e dei bianchi erano stati posizionati enormi schermi a visione tridimensionale che trasmettevano ininterrottamente brani religiosi di gruppi rap che, collegati in rete alla Basilica di San Pietro, diffondevano la nuovissima  novella.

All’interno della chiesa, sullo schermo dell’abside, dietro all’altare, comparve in versione tridimensionale il nuovo organo Serassi elettronico che con i suoi suoni diede inizio alla funzione religiosa natalizia. Fu intonato il “Tu Scendi dai Satelliti”.
Subito tutti i fedeli accorsi numerosi si collegarono alla VaticanApp e, nonostante il Parroco celebrasse dal vivo sull’altare, seguirono la messa sul loro smartphone per poter controllare l’arrivo di eventuali messaggi WhatsApp, Messenger, Instagram, TikTok, Facebook, e rispondere all’istante, di rimbalzo.

Durante la predica tutti lessero sui loro schermi le parole del celebrante commentando con un “mi piace” ed emoticon il loro grado di apprezzamento e gradimento.

Il segno della pace fu scambiato tra i fedeli toccando con il loro cellulare quello dei vicini di panca. I più giovani si scambiarono il segno della pace direttamente su TikTok.

Al termine della funzione natalizia sui telefonini comparve a caratteri cubitali, la segnalazione “LA CHAT TELEMATICA SOLENNE NATALIZIA 2030 è terminata, ANDATE IN PACE”.  

Il Santo Padre da Roma mandò un LIKE URBI ET ORBI e aggiunse: “Questa sera quando tornerete a casa date una carezza ai vostri computer, ai vostri tablet e alle vostre play station e dite questa è la digitazione del Papa. BUON NATALE 2030 a tutta la RETE ed in particolar modo ai miei FOLLOWER. AMEN”.

In automatico l’app si settò sulla funzione del 26 dicembre 2030.

Un pensiero su “NATALE 2030 nel borgo di Serravalle

  • Francesco Orsini

    Bravo Mino come sempre.
    Delicato con ironia.
    Fiero di essere un suo follower!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *