La squadra “AGONIA”
Quel giorno “Borghetto” fondista perfetto,
aveva deciso di starsene a letto
ma poichè il “Cocco” gli ruppe le balle,
prese gli sci e volò per la valle
Lacamera intanto, a Pinzolo pensando,
raggiunse in un soffio il mitico Nando
E questa è la storia con molta ironia,
di una squadra di fondo chiamata “AGONIA”
Una poesiola, ispirata da un certo dottor Maurizio e poi elaborata davanti a una coppa vinta, festeggiando attorno a una tavola imbandita dopo una gara in quel di Festiona di Demonte, nacque in un febbraio degli anni ’80. In quell’occasione Giuseppe DiCasa (“Borghetto” per la sua origine borberina) aveva vinto una gara provinciale di sci di fondo portando al trionfo la squadra di Serravalle, diretta e capitanata dal mitico Dino Cochis davanti al Cai Acqui del grande rivale Zunino. “Alua Coco, t’è cuntentu?” queste le poche parole che il solitamente taciturno Beppe Dicasa disse quella sera abbracciando Dino Cochis.
Beppe, gran camminatore, podista con l’atletica serravallese, cedette alle insistenze di Dino Cochis e durante la stagione invernale si dedicò alla pratica dello sci di fondo. La sua tecnica non era perfetta ma suppliva con la forza e una resistenza notevole. Vincenzo Lacamera, noto per la sua attività nell’atletica novese e per i suoi recenti primati a livello nazionale nel podismo amatori, dapprima seguace della squadra di fondo come fotografo (diceva che non avrebbe mai calzato quei “pezzi di legno”), ma poi cedendo alle numerosissime insistenze del Cochis, dopo aver provato si appassionò e continuò e continua tuttora con buoni risultati. E’ inoltre fondatore e presidente dello SCI NORDICO SERRAVALLE e organizza in estate una gara di ski roll in quel di Grondona. Epiche sono state le sue battaglie in campionato provinciale con Nando Zunino dello Sci Cai Acqui.
Oltre a questi personaggi, citati in quelle poche righe della poesiola, facevano parte del gruppo Maurizio Cremonte, Beppe Bonardo, Orazio Novaro (Ramon per gli amici), Roberto Canuto, Marco Galardini, Riccardo Leardi, Giovanna Ravazzano, Renato Billy Martini (olimpionico di maratona a Monaco nel 1972) e il poliedrico, eclettico Gianni Torchia, pittore e attuale presidente dell’associazione “Amici dell’Arte”. Questi per ricordare i più assidui ma anche altri si avvicendavano ogni anno.
Una storia a parte meriterebbe Dino Cochis con la mitica moglie Gherda (ricordo il suo “fil de fer” miracoloso prima della gare). Il Buon Dino si può affermare che sia nato con gli sci ai piedi, è stato in squadra regionale da ragazzo vincendo anche gare di discesa libera e slalom, ha continuato a gareggiare e allenare nello sci alpino fino agli anni ’70 quando lo Sci Club Serravalle, sponsorizzato dalla FIDASS, era uno dei migliori della regione Piemonte. Successivamente ha fondato la sezione di sci nordico e col suo proselitismo ha avviato molti giovani a questa specialità. Lo ricordo oltre che come amico nelle sciate insieme sulla neve, ma anche come praticante sci d’acqua in estate e sugli skiroll in allenamento sull’asfalto.
Gli allenamenti della squadra si svolgevano a Pian del Poggio e nella strada della Colletta (a quei tempi li un po’ di neve in inverno c’era sempre) ed erano anche un campo di prova per i neofiti sotto la guida attenta di Cochis. Le gare non si limitavano solo alle prove Provinciali ma alcuni partecipavano anche a Gran fondo come Marcialonga , Dobbiaco-Cortina, Engadina Ski Marathon, 24 ore di Pinzolo.
Verso La fine degli anni ’90 con l’aumento degli iscritti nella sezione sci alpino lo Sci Club Serravalle riprese nuovamente a impegnarsi in questa specialità fino ai giorni nostri in cui col presidente Alessandra Corti e con l’infaticabile apporto di Giuseppe Gregorace è attivo per l’organizzazione dei pulman domenicali e la scuola sci per ragazzi. Nel 2000 dalla sezione fondo è nato lo Sci Nordico Serravalle diretto come già detto da Vincenzo Lacamera che è ancora attivo agonisticamente.
premetto che non voglio fare polemiche di nessun genere e tanto meno portare rancori, ma mi sembra che si sia dimenticato gli anni settanta quando il mitico Cochis Dino con la sua tenacia ha costituito un gruppo di appassionati della corsa e dello sci di fondo che all’epoca era proprio agli albori. Io se ho raggiunto dei buoni risultati nella corsa e poi sugli sci lo devo proprio a lui, poi ci siamo dimenticati che nel 1979 a Donnas abbiamo vinto se non ricordo male ben tre titoli italiani e secondi posti, inoltre con l’amico Vincenzo Lacamera abbiamo partecipato a diverse corse in montagna. Quindi ripeto senza polemiche direi che anche questa è storia.