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Napoleone e le vie di comunicazione fra Piemonte e Liguria

Già in epoca napoleonica si era pensato di collegare più velocemente Genova a Torino. Vi era la necessità di trasferire merci e garantire un più agevole passaggio alle persone senza ricorrere alle forti pendenze imposte dal Passo della Bocchetta. Troviamo traccia di questo intendimento in un capitolo a cura di Luisa Piccinno, “Relazioni economiche e scambi commerciali tra Liguria e Piemonte in età napoleonica”, al primo sottotitolo: “L’unificazione amministrativa fra territori storicamente divisi e la progettazione di nuove vie di comunicazione”, pubblicato a cura della Società Ligure di Storia Patria, nel 2015 nella monografia “Genova e Torino. Quattro secoli di incontri e scontri”

Vi si può leggere testualmente:

Già negli anni della Repubblica Ligure che precedono l’unione formale all’Impero, Napoleone ordina ai propri tecnici di esaminare lo stato delle vie di comunicazione liguri al fine di predisporre un adeguato piano di sviluppo da realizzare ad annessione avvenuta. Ad esempio, nel 1802 l’ingegnere Giacomo Brusco e l’architetto Gaetano Cantoni progettano una strada che avrebbe dovuto collegare Genova a Serravalle attraverso Pontedecimo, il passo dei Giovi e la valle Scrivia. L’obiettivo è creare un percorso alternativo e più facilmente transitabile nei mesi invernali (grazie alla sua minore altitudine) rispetto alla tradizionale strada della Bocchetta, ma i lavori, iniziati solo nel 1813, saranno poi terminati in epoca sabauda.

La nota a piè pagina rimanda a: Sull’avvio dei lavori inerenti tale tracciato si veda D. PRESOTTO, Aspetti dell’economia ligure nell’età napoleonica: i lavori pubblici cit., pp. 165-166.

Poco dopo, come già detto altrove, sono i Savoia a riprendere il discorso. Ce lo raccontano Assereto e Doria fra le pagine di “Storia della Liguria”


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Riccardo Lera

"Io nella vita ho fatto tutto, o meglio un poco di tutto" (Uomo e galantuomo di Eduardo De Filippo) Pediatra, scrittore per diletto, dal 2002 al 2012 assessore alla cultura di Serravalle Scrivia; ex scadente giocatore, poi allenatore e ora presidente del Basket Club Serravalle.

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