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“Il Baratto”. La Serravalle degli anni Ottanta in “vetrina”.

Mostra mercato del commercio e dell’artigianato locale. Breve storia della piccola “fiera campionaria” serravallese. Evento collaterale di grande successo della tradizionale “Fiera di San Martino” nel periodo dal 1985 al 1989.

Prodotti di qualità; opportunità di promozione delle attività economiche locali; musica, teatro ed eventi culturali ogni sera. Una vetrina per commercianti, artigiani, piccola industria, ma anche per associazioni culturali, ricreative e sportive di Serravalle. Un’ampia e funzionale area espositiva coperta, allestita grazie al riuso di una porzione del sito industriale dismesso della ex “Fidass” (la famosa fabbrica di dolciumi andata fallita) chiuso dal 1981. Un evento innovativo – realizzato in un luogo simbolo dell’impresa e del lavoro serravallese – che fu il risultato di un’efficace sinergia tra l’Amministrazione Comunale ed il tessuto economico e sociale locale: unire idee e forze, per reagire alla drammatica crisi congiunturale degli anni Ottanta.

Queste, in estrema sintesi, le motivazioni del successo ma soprattutto del valore intrinseco di una manifestazione, la mostra mercato “Il Baratto”, che pensato come evento collaterale alle tradizionali bancarelle della “Fiera di San Martino”, in soli cinque anni, dal 1985 al 1989, visse un inatteso quanto sorprendente successo, lasciando il segno nella storia economica recente di Serravalle. Un’appuntamento che portò la “Fiera di San Martino” a concorrere con i principali eventi del settore organizzati nei grandi centri della provincia. Nei capannoni e nel piazzale merci della ex “Fidass” di Viale Martiri della Benedicta (che attualmente ospitano un supermercato), concessi agli organizzatori dalla disponibilità del curatore fallimentare del patrimonio dello stabilimento dolciario, si contarono decine di migliaia di visitatori, provenienti da tutta la provincia di Alessandria e dalla vicina Liguria, sciamare tra gli stand espositivi delle più varie categorie merceologiche: abbigliamento, confezioni, profumeria, erboristeria, arte orafa, ceramiche, casalinghi, enogastronomia, floricoltura, antiquariato, quadri d’autore, arredamento, computer, ma anche auto, moto, macchinari agricoli, veicoli da lavoro, gru e quant’altro.

Il debutto nel 1985. Alle numerose variopinte bancarelle, allineate in Piazza Bosio e nelle vie adiacenti Brodolini, Gramsci e Divano, al Luna Park in Piazza Matteotti, nel sito ex “Fidass”, venne inaugurata la prima edizione della mostra mercato del commercio e dell’artigianato locale “Il Baratto”. Evento ad ingresso gratuito che raccoglieva una trentina di espositori, allestito dagli Assessorati al Commercio ed al Turismo del Comune.

Confortati dall’inattesa massiccia partecipazione di pubblico – ben 13.000 presenze – e dagli unanimi consensi raccolti dalla prima sperimentale edizione, l’evento venne riproposto anche nell’anno 1986, sempre in concomitanza con i festeggiamenti per la ricorrenza del Santo Patrono, per quattro giorni, da giovedì 6 a domenica 9 novembre. Raccolse una cinquantina di stand. Così dichiarò il Sindaco dell’epoca, Raffaele Palamone, al quotidiano “La Stampa” del 5 novembre, presentando la manifestazione: “…Sarà una vetrina eccezionale per l’artigianato e il commercio della nostra zona, un sintomo di vitalità più forte di ogni problema, una rassegna che sarà visitata da migliaia di persone provenienti da tutta la provincia e dalla vicina Liguria…“. (Nell’immagine in alto a sinistra, tratta dall’archivio storico del quotidiano “La Stampa”, uno speciale dedicato alla terza edizione de “Il Baratto”). Per la nuova edizione giunsero richieste di partecipazione anche da parte di operatori economici del Novese, dell’Alessandrino, dell’Astigiano, della Liguria e della Lombardia, “…non è stato possibile accontentare tutti, ma presenteremo comunque una rassegna completa, sema doppioni, di ogni singolo settore e cercheremo di fare ancora meglio nei prossimi anni…” aggiunse l’Assessore al Turismo, Emanuele Parodi. Il successo di pubblico della prima edizione venne replicato ed ampiamente superato con circa 22.000 visitatori.

L’11 novembre 1987 aprì i battenti la terza edizione de “Il Baratto”, realizzato dal Comune in collaborazione con l’associazione “Pro loco” ed il patrocinio della Cassa di Risparmio di Tortona. All’Inaugurazione presenziarono il Prefetto di Alessandria, i Presidenti della Provincia e della Camera di Commercio di Alessandria. L’esposizione durò cinque giorni, concludendosi la domenica sera, raccogliendo più di 60 espositori e si arricchì di un’appendice culturale e di intrattenimento che venne chiamata “Il Baratto Spettacolo” dedicata al teatro, alla musica, alla danza, al folklore. “…Una piccola mostra campionaria dedicata al settore commerciale del Novese…” così la definì in una dichiarazione a “La Stampa” l’Assessore Comunale al Commercio, Ezio Allegri, “…un’operazione culturale… importante per un paese che, oltre alla crisi economica, ha subito anche una crisi culturale…“, aggiunse Antonio Molinari, Assessore Comunale al Turismo.

“Il Baratto”, forte di 26.500 visitatori della kermesse ’87, veleggiò verso la quarta edizione che confermò in pieno il successo della manifestazione, nella formula e nei contenuti. Solo nella giornata inaugurale la rassegna serravallese venne visitata da oltre 3.000 persone: “…Un successo crescente che impegna l’Amministrazione comunale a reperire nuovi e più ampi spazi per questa rassegna e che testimonia la vitalità del settore commerciale… Per il nostro paese… è forse l’appuntamento più importante dell’anno, un eccezionale veicolo promozionale per le attività commerciali, artigianali e industriali della nostra zona. Il Baratto ha assunto ormai una dimensione ultraregionale per la qualità degli espositori ed il numero dei visitatori…” dichiarò a “La Stampa” il nuovo Sindaco, Giorgio Gennaro. “…Il Baratto è il simbolo delle capacita commerciali del nostro paese. Una vitalità nuova, dopo gli anni della grave crisi industriale. Abbiamo l’intenzione di sviluppare ulteriormente il settore, destinando nuove aree ad artigianato, commercio e piccole aziende serravallesi…”, dichiarò l’Assessore al Commercio, Elio Pollero.

Il successo si replicò anche nell’edizione 1989, la quinta. Purtroppo si trattò anche dell’ultima. La sopravvenuta indisponibilità dei locali della ex “Fidass” e l’impossibilità di concretizzare location alternative, scrisse la parola fine all’entusiasmante seppur breve avventura della piccola “fiera campionaria” serravallese, il cui successo non fu mai replicato da alcun evento in ambito turistico-commerciale nella storia recente di Serravalle, almeno fino al tumultuoso sviluppo urbanistico in località Praga. Quale fu l’eredità lasciata a Serravalle da quell’esperienza? Forse la riscoperta orgogliosa della sua antica natura di crocevia di merci e persone che fu viatico per ripensare il proprio futuro.

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