Enciclopediapolitica amministrativa

Il gemellaggio Serravalle – Gavoi.

Nel 1984 un’iniziativa economico-culturale costruì un ponte ideale tra l’anfiteatro romano di Libarna ed i nuraghi del Gennargentu. Un angolo di Sardegna protagonista alla Fiera di San Martino.

Nel 1984 il Comune di Serravalle Scrivia strinse un gemellaggio con il Comune di Gavoi, piccolo centro in provincia di Nuoro. Nel corso della festa patronale di San Martino di quell’anno si esibì a Serravalle il “Gruppo Sardo”, una formazione folcloristica gavoese composta da 25 giovani che con musiche, balli e canti, portarono per le vie e nelle piazze del paese, la cultura e le tradizioni della Barbagia, ri­scuotendo un grande successo di pubblico. Gli artisti isolani si fecero portavoce della Pro Loco gavoese proponendo alla Pro Loco di Serravalle un “ge­mellaggio”, invitando per l’anno successivo i serravallesi in Sardegna. All’iniziativa si associarono le rispettive Amministrazioni Comunali. Nel settembre del 1985, una delegazione serravallese si recò ospite a Gavoi ed il patto di amicizia tra le due comunità venne suggellato.

Della comitiva fecero parte il Sindaco Raffaele Palamone, gli Assessori al Commercio, Ezio Allegri e al Turismo, Emanuele Parodi, oltre al Presidente dalla Pro Loco Italo Rava, oltre al Direttore dell’Ente Provinciale per il Turismo ed il Presidente della “Lega Sarda” di Alessandria. La visita ufficiale, che durò tre giorni, fu opportunità di conoscenza reciproca, scambio culturale e di contatto con gli operatori economici e turistici del Nuorese. Nell’occasione il gruppo folcloristico alessandrino “La Ciapa Rusa” (in cui militò il musicista, scrittore e pittore alessandrino di nascita ma serravallese d’adozione, Lorenzo Boioli) si esibì interpretando canti tradizionali delle valli Scrivia, Borbera e Curone.

Nel 1985, sempre nella ricorrenza di San Martino, presso la Biblioteca Comunale di Serravalle, in Piazza Carducci, si svolse una mo­stra fotografica dedicata alla sto­ria, alle tradizioni culturali e folclo­ristiche di Gavoi. Nel 1987, ancora in occasione della festa patronale di Serravalle, il gruppo folkloristico di Gavoi si esibì alla mostra mercato “Il Baratto”. Nello stesso anno, grazie al gemellaggio Serravalle – Gavoi, una delega­zione dell’Amministrazione Co­munale sarda, guidata dal Vice Sindaco del centro nuorese, venne ricevuta a Palazzo Ghilini dall’Amministrazione Provinciale di Alessandria.

Nel novembre 1994, le immagini della tragica alluvione in Piemonte trasmesse da tutti i telegiornali, non lasciarono indifferente la comunità di Gavoi: un gruppo di volontari della locale Protezione Civile giunse il 17 novembre ad Alessandria, con un autocarro carico di aiuti e generi di prima necessità da destinare alle popolazioni alluvionate, messi generosamente a disposizione da associazioni e cittadini gavoesi. La comitiva si impegnò anche nelle attività di spalatura del fango e di sgombero dei detriti.

Gavoi, il cui toponimo deriva del termine “recinto di bestiame”, in origine fiorente villaggio di pastori e di allevatori di cavalli, noto anche per la sua produzione di morsi, speroni e finimenti per cavalli, ricercati in tutta la Sardegna, si è trasformato col tempo in un vivace centro di villeggiatura estiva. Sito in un interessante contesto naturalistico, a circa 800 metri sul livello del mare, circondato dal verde dei monti del Gennargentu, Gavoi è oggi conosciuto come borgo “gioiello” nel cuore selvaggio della Sardegna, a soli 30 minuti dal capoluogo di provincia. Tra foreste e corsi d’acqua il suo territorio ospita rarità faunistiche e arboree. Un borgo di granito, una chiesa preziosa ed un lago dal sapore alpino, gli sono valsi il riconoscimento della “Bandiera arancione” del Touring Club Italiano. Popolato da circa tremila abitanti, Gavoi si inerpica, in posizione invidiabile, al centro di un territorio di oltre tremila ettari ricoperto per due terzi da boschi di lecci, roverelle, castagni, agrifogli, noci e ciliegi. Nel territorio menhir, domus de Janas e nuraghi, testimoniano l’antica civiltà prestorica locale, in particolare gli insediamenti di Castrulongu e il nuraghe Talaichè. A due chilometri dal paese il lago di Gusana, un bacino artificiale, formato tra 1959 e 1961, suggestivamente incassato tra i monti Littederone e Nodu nos Arcos, meta per gli appassionati di escursioni canoa e pesca sportiva. Dal borgo con caratteristiche di pregio architettonico e storico, si aprono scorci suggestivi sulle verdi vallate. Enogastronomia di eccellenza: il famoso formaggio pecorino “fiore sardo” d.o.p., per la cui produzione Gavoi è “Presidio Slow Food”. Attività tradizio­nali sono le arti del ricamo (il chiacchierino, il filet, l’unci­netto), dei tappeti, dei canestri in vimi­ni, del ferro battuto, dell’in­tarsio del legno. In occasione della manifestazione “L’isola delle storie”, la più rinomata kermesse letteraria sarda, interessanti eventi culturali portano a Gavoi scrittori, attori, musicisti, giornalisti italiani e stranieri.

Nell’immagine a sinistra, tratta dal sito www.bandierearancioni.it, uno scorcio del borgo di Gavoi e del lago di Gusana.

Info ed approndimenti:

www.comune.gavoi.nu.it

www.sardegnaturismo.it

www.comune.gavoi.nu.it

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