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Lorenzina Celotto, ovvero le origini serravallesi dell’Istituto Giannina Gaslini

Questi due busti, realizzati nel 1965 dello scultore bulgaro Assen Peikov, si trovano all’ingresso dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova, in via V Maggio. Ci sono passato davanti per nove anni della mia vita senza conoscere questa storia. La storia di Lorenzina.

Che cosa può legare questo eccezionale ospedale al nostro piccolo paese? Una storia triste e dolorosa, in virtù della quale due genitori hanno tuttavia trovato la forza e l’energia al fine di garantire ai bambini le migliori possibilità di cura di fronte alla malattia.

L’Istituto Giannina Gaslini di Genova, orgoglio della Sanità Italiana rivolta all’infanzia, è uno dei 13 ospedali pediatrici italiani; tuttavia la sua storia è, in ordine temporale, fra le più recenti. Il più antico ospedale dedicato ai pazienti in età pediatrica in Italia è il Burlo Garofalo di Trieste, costituitosi nel 1856, seguito dal Bambin Gesù di Roma, nel 1869, poi dal Regina Margherita di Torino, nel1880, dal Meyer di Firenze, nel 1884, e dal Cesare Arrigo di Alessandria, nel 1886. L’anno di fondazione dell’istituto genovese è da collocarsi nel secolo successivo, esattamente nel 1931. La sua costruzione è stata voluta da Gerolamo Gaslini e da sua moglie Lorenzina Celotto.

Gerolamo Gaslini (Monza, 3 luglio 1877 – Genova, 9 aprile 1964) è figlio di Pietro Gaslini, un artigiano che si occupa della lavorazione dell’olio di semi, e di Bambina Baggioli, figlia di negozianti di oli. Terminati gli studi lavora nella ditta paterna a Rogoredo ma se ne allontana nel 1896, dopo aver litigato con il padre, trasferendosi a Genova.

L’allora diciannovenne vuole imbarcarsi per l’America, ma non ci riesce, per mancanza di denaro. È lui stesso a ricordarlo: Avevo 100 lire in tasca, ma il biglietto del piroscafo costava 400 lire. Cominciai, con quei pochi spiccioli a trafficare nel porto...((fondazionegaslini.org))”

Dinamico ed intelligente, grazie ad un prestito di uno zio paterno, riesce comunque a dare una svolta alla sua vita, creando i presupposti della sua fortuna di imprenditore ed industriale. Già nel 1896, cioè nello stesso anno del suo arrivo nella Superba, fonda una ditta inserendosi nell’attività, tradizionale per la famiglia Gaslini, del commercio degli oli di semi.

Successivamente Gerolamo conosce una ragazza di Serravalle Scrivia. Dove l’abbia incontrata, purtroppo, non è dato di sapere, ma la sposa il 15 maggio 1905 con rito civile e religioso, conducendola all’altare nella chiesa di Santa Zita a Genova. La giovane, di quattro anni più giovane, si chiama Lorenza, Lorenzina Celotto per la precisione, casalinga, nata il 3 maggio 1881 a Serravalle, in vico Bavoso (oggi scomparso), figlia di Antonio Domenico, bracciante, e di Luigia Briccola, casalinga. Una possibile ipotesi circa l’incontro fra Gerolamo e Lorenzina è che, vista la condizione sociale di provenienza, la ragazza, come tante altre giovani donne in quei tempi, sia giunta a Genova per prestare servizio nella gestione domestica di qualche persona abbiente, forse di Gerolamo stesso; ma in assenza di una documentazione non è possibile affermarlo con certezza, restando solo nel fumoso mondo delle ipotesi. È tuttavia curiosa la coincidenza che annovera Santa Zita, alla quale la chiesa del matrimonio è dedicata, come protettrice delle domestiche e delle casalinghe.

Gerolamo Gaslini e Lorenza Celotto nel 1920

Dalla loro unione nascono due bambine: Germana, il 14 settembre 1903, (prima del matrimonio), e Giannina il 10 gennaio 1906.

Giannina e Germana Gaslini

L’anno 1917 segna per sempre l’esistenza di Giacomo e Lorenza. Il 10 Febbraio 1917, muore infatti Giannina a soli undici anni di peritonite, per un’appendicite perforata non diagnosticata per tempo. La vita dei due coniugi di lì in avanti è caratterizzata dalla ferrea volontà di proteggere l’infanzia, affinché ad altri bambini non capiti ciò che è accaduto a Giannina.

Giannina

Pensano ad una grande struttura ospedaliera esclusivamente pediatrica e già nel 1921 cercano di crearne i presupposti. Se per un padre la morte di un figlio o di una figlia è dolorosissima, credo che per una madre tale lutto sia semplicemente insopportabile. Mi piace pensare che, al di là della indubbia sensibilità dell’industriale monzese, il ruolo della serravallese Lorenza sia stato determinante in questa scelta di coppia. Così, nel novembre di quell’anno, Gerolamo, ancora poco noto all’establishment genovese, mette a disposizione di uno sbigottito Senatore Mattia Moresco, Presidente degli Ospedali Civili di Genova, la stratosferica cifra di 15 milioni di lire su un conto vincolato presso l’Istituto Italiano di Credito Marittimo di Genova, per fondare un Istituto di cura, difesa e assistenza dell’infanzia, onorando la memoria della figlia scomparsa. Parte così la progettazione dell’ospedale, che si avvale del contributo di architetti, tecnici, medici e di un confronto con le realtà internazionali più all’avanguardia1.

L’opera è ciclopica e richiede molto tempo. Dieci anni dopo l’atto di fondazione, esattamente il 10 febbraio 1931, l’opera è compiuta Ne viene dato atto nel documento del 28 novembre 1949 con il quale Gaslini costituisce la Fondazione Gerolamo Gaslini, alla quale devolve tutto il suo patrimonio.

Gerolamo Gaslini… “Con l’atto… del dieci febbraio millenovecentotrentuno, in perfetta concordia di sentimenti e di pensiero con la sua cara Consorte Lorenza Celotto, ha assunto l’obbligo della creazione di un Istituto per la cura, difesa ed assistenza dell’infanzia e della fanciullezza, volendo compiere un atto di amore verso la sua bambina morta, cui l’istituto è intitolato, e perché, secondo le dichiarazioni contenute nelle premesse dell’atto rimanessero perpetuamente congiunte e la memoria di Lei e l’opera perenne di bene che dall’istituto stesso avrebbe dovuto irraggiare. Tale obbligo ha completamente adempiuto provvedendo alla costruzione ed arredamento di tutti gli istituti e reparti in detto Atto preveduti. L’Istituto “Giannina Gaslini” è entrato in funzione il quindici Maggio millenovecentotrentotto ed è stato eretto in Ente Morale con Regio Decreto cinque Settembre millenovecentoquaranta

Crediamo interessante riportare per intero il documento dal quale è tratta la citazione e lo pubblichiamo di seguito in edizione sfogliabile.

Sotto il profilo locale è interessante osservare, come riportato sulle pagine dell’atto costitutivo, che Gerolamo e la moglie sono domiciliati in Arquata Scrivia (in Villa Gaslini), mentre la figlia Germana, sposata con l’industriale Giovanni Asborno, abita a Serravalle Scrivia (a Villa Asborno, in via Dante, in località Lastrico).

Germana Gaslini

Sono invece residenti a Genova, in Corso Italia 26, i suoi principali collaboratori, Francesco Raggio (il custode) e Andrea Giulio Bellisoni, in quella che, denominata come Villa Gaslini, fu acquistata da Gerolamo nel 1949; in quella stessa casa ebbe sede in passato, il Consolato del Giappone. Attualmente è la sede della Fondazione Gerolamo Gaslini.

Villa Gaslini
Villa Gaslini ad Arquata

La vita di Gaslini, morigerata e priva di lussi, è tuttavia assai ricca di successi e avvenimenti. Divenuto un magnate dell’olio in Italia, e di altri settori industriali, nel 1932 riceve il titolo di cavaliere del lavoro e sette anni dopo è nominato Senatore del Regno; nel 1938, il Re Vittorio Emanuele III gli conferisce il titolo nobiliare di Conte di San Gerolamo. Questa nomina coinvolge anche Lorenzina Celotto, che può quindi presentarsi al mondo come Contessa Lorenza Gaslini.

Nel 1957 l’Università di Genova, nella persona del Magnifico Rettore, Professor Carlo Cereti (vedi l’articolo: il compagno di banco di Roberto Allegri), conferisce a Gerolamo Gaslini la laurea ad honorem in medicina. Muore il 9 aprile 1964. Lorenza, purtroppo, lo aveva già lasciato l’anno precedente, nel 1963.

Gaslini riceve la laurea in Medicina dal Rettore Prof Carlo Cereti
  1. https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodpersona&Chiave=52527&RicDimF=2&RicProgetto=imprese []

Riccardo Lera

"Io nella vita ho fatto tutto, o meglio un poco di tutto" (Uomo e galantuomo di Eduardo De Filippo) Pediatra, scrittore per diletto, dal 2002 al 2012 assessore alla cultura di Serravalle Scrivia; ex scadente giocatore, poi allenatore e ora presidente del Basket Club Serravalle.

Un pensiero su “Lorenzina Celotto, ovvero le origini serravallesi dell’Istituto Giannina Gaslini

  • Bellissimo articolo ….da serravallese d.o.c sono molto interessato a tutto ciò che riguarda Serravalle.

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