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Una storia di altri tempi

Tonina Torrielli ritorna in fabbrica

Novi Ligure, 17 gennaio.1956- Tonina Torrielli, reduce dai trionfi dl Sanremo, è tornata alla sua fabbrica. Ma oggi la bella caramellala non ha più bollato la cartolina, non ha preso la via degli spogliatoi per indossare il grembiule bianco e il candido berretto inamidato; è andata direttamente in direzione dove l’attendeva il comm. Giacomo Rossignotti, amministratore della società, con tutti gli altri dirigenti. A Tonina sembrava forse di sognare: certo appariva più emozionata che non sul palcoscenico di Sanremo quando cantava «Andalusia» o «Estrellita» e la gente l’applaudiva con entusiasmo, paragonandola a Yma Sumac. Ora nella direzione — in questi uffici che lei giovanissima operala aveva sempre guardato con un sentimento di timoroso rispetto — la ragazza si sentiva colmata di attenzioni, di complimenti e di lodi dai suoi superiori di ieri. Il comm. Rossignotti le diceva che in suo onore avrebbe lanciato la più gustosa delle caramelle, un nuovissimo -prodotto- chiamato col suo nome: «Tonina». La ragazza era incantata. Poco dopo è scesa dalla direzione ed ha visitato, come illustre ospite, gli uffici degli impiegati, sorridendo con tutta la grazia dei suoi 21 anni e della sua felicità. Quindi è tornata nei padiglioni della fabbrica, fra le sue compagne di lavoro, stringendo mani, ringraziando degli auguri, abbracciando le amiche, ricambiando i loro baci e le loro effusioni. Elegante e semplice con il suo soprabito celeste, sciarpa bianca, scarpe e borsetta di pelle nera, Tonina Torrielli si è soffermata specialmente nel reparto «incarto caramelle» dove lavorò fino a poco tempo fa. «Chi lo avrebbe mai detto?» esclamava divertita mettendosi alla macchina presso cui era rimasta per anni. Le sue compagne non l’hanno lasciata molto in quella posizione: l’hanno alzata sulle spalle e così l’han portata in trionfo. Stasera, nella sua modesta casa in strada San Bovo 2, con i genitori ed i fratelli operai dell’ILVA, Tonina ha detto che qualunque sia il suo avvenire non dimenticherà mai i giorni del lavoro di caramellaia, la scuola corale della fabbrica con il maestro Bottino, che la spinse a partecipare al concorso delle «Voci nuove» indetto della R.A.I. La giovane ex operaia non sa ancora nascondere la commozione: la parte di diva le è ancora molto difficile. Giovedì, Tonina, diventata l’eroina di Novi, sarà ricevuta dal Sindaco in Municipio e venerdì parteciperà ad una grande festa indetta in suo onore nella fabbrica di caramelle. Poi sabato si presenterà alla direzione della Rai per sapere se è stata scelta — come sembra probabile — ad interpretare le nuove canzoni del festival di Sanremo. Alla celebrità della bella caramellaia diventata cantante se ne affianca un’altra a Novi: quella dell’impiegato rag. Ghiglione che al concorso di «Lascia o raddoppia» sa tutto sul ciclismo.

Ritaglio da La Nuova Stampa
del 18/01/1956

Benito Ciarlo

Calabrese di Montalto Uffugo (CS), dov'è nato nel 1950. Vive a Serravalle Scrivia (AL) dal 1968.