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Funivia transappenninica Genova – Serravalle?

La Stampa, 1 luglio 1942

Che la posizione geografica di Serravalle, tra Genova e la pianura, sia stata la base per la progettazione e la realizzazione di tutte le infrastrutture che la tagliano per il lungo è un dato acquisito. Altri progetti, tuttavia, non sono andati in porto. Già in un altro articolo Chieketé scrive come nel 1909 si era ipotizzato la realizzazione di un fantastico canale navigabile fra Serravalle e il Lago Maggiore. Adesso se ne propone un altro altrettanto singolare. Siamo nel 1942 e l’Italia è in guerra. La necessità di velocizzare il trasporto carbone che dal Porto di Genova deve raggiungere le industrie del Nord Italia al fine di sostenere la produzione bellica fa nascere l’ipotesi di una “Funivia transappenninica Genova – Serravalle”. Ce ne dà notizia “La Stampa” in un articolo pubblicato il primo luglio 1942.

SI è riunita oggi e Palazzo San Giorgio l’assemblea generale del Consorzio autonomo del porto di Genova, in seduta ordinaria, sotto a presidenza del generale Francesco Pasciuto. Il presidente, tra l’altro, ha illustrato ampiamente gll studl compiuti per la costruzione della funivia transappenninica che per deposizione del Ministero delle comunicazioni sarà realizzata dalla amministrazione delle Ferrovie, la quale ha già predisposto i lavori per il primo tronco che interessa la zona portuale. Lo sviluppo totale delia funivia sarà di 35 chilometri, con partenza dal ponte Rubattino e arrivo tra Arquata e Serravalle Scrivia. Il presidente ha pure riferito circa la costituzione del Comitato genovese di navigazione interna e del Comitato tecnico ligure-piemontese per il collegamento del porto con la rete idroviaria padana, collegamento di cui la funivia costituisce il primo passo. Avendo poi egli accennato al futuri nuovi collegamenti ferroviari, gli intervenuti hanno espresso il voto che non siano dimenticati i progetti della linea Genova-Borgataro-Parma, dei collegamenti diretti col Brennero e col futuro valico dello Stelvio, nonché di quelli autostradali con la Svizzera e con le reti delle grandi autostrade europee.

L’impossibilità di accedere agli Archivi e ad altre fonti di informazione storica ci impedisce di approfondire questa notizia e capire quali erano le caratteristiche del progetto e cosa ne fu di esso.
In rete abbiamo trovato solo qualche altro breve cenno riguardo alla sua genesi: l’idea di una funivia transappenninica si ispirava esplicitamente alla funivia che ancora oggi collega il porto di Savona con Cairo Montenotte. Progettata all’inizio del Novecento per trasportare il carbone dal porto all’area di stoccaggio sita nel comune dell’entroterra, entrò in funzione nel 1912 e con i suoi 18 chilometri era all’epoca la più lunga del mondo. Rimase attiva sino al 2019 quando cessò di funzionare solo per problemi legati allo smottamento del terreno. Un tratto della funivia, visibilissimo, sovrappassa l’autostrada dei Fiori.
Il progetto di una funivia tra il mare e la Valle Scrivia non era dunque per nulla peregrino e aveva illustri predecessori.

Funivia Porto di Savona – Bragno (Cairo MOntenotte)
Generale Francesco Pasciuto

Interessante anche l’epoca in cui la proposta venne lanciata: siamo in piena Seconda guerra mondiale e non è azzardato pensare che tale soluzione avesse anche la funzione di proteggere il trasporto merci dai bombardamenti aerei e navali, particolarmente intensi su Genova e la Liguria già nei primi mesi di guerra. nell’estate 1940. Non dimentichiamo che il progetto porta la firma di un militare, il Generale Francesco Pasciuto, all’epoca Presidente del Commissariato Autonomo del Porto di Genova.

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