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CALENDARIO DELLA SCRIVIA, Dicembre 2022, la cornacchia grigia

Fra gli animali dei nostri luoghi ve ne sono alcuni che, nonostante i rigori della stagione sono sempre presenti e ben visibili. Tra questi mi sovviene facilmente la cornacchia grigia ( Corvus cornix ) che per varie volte ha incrociato i miei percorsi sia in auto che a piedi.
Lunga circa 45 cm, pesa circa mezzo chilo; ha un becco robusto, quasi nero, leggermente ricurvo; il corpo è uniformemente grigio, da cui il nome. Il resto del corpo è nero. L’impronta è simile a quella della gallina: tre dita diritte rivolte in avanti e uno all’indietro, anch’esso diritto.
Frequenta una grande varietà di ambienti: campagne coltivate purché disseminate di alberi, siepi e boschetti, pascoli, brughiere, boschi, rive di fiumi e laghi, aree urbane e suburbane.
Vive in coppie, che restano unite per tutto l’anno e probabilmente anche per tutta la vita, e in gruppi instabili di qualche decina di individui non riproduttori e in gran parte immaturi. Possiede un volo diritto, potente ma lento, con battiti d’ala regolari. Sul terreno, ove ricerca il cibo, cammina eretta o saltella.
Si ciba di Invertebrati, Anfibi, piccoli Uccelli e loro uova, piccoli Mammiferi, animali feriti e malati di media e piccola mole, carogne, semi, frutta, bacche, ortaggi, qualsiasi resto di origine naturale e di rifiuti di origine umana. In qualche modo, insieme alla gazza (nov. 2021) occupa il ruolo che in Africa hanno gli avvoltoi e gli altri animali spazzini.

Verso la fine dell’inverno il legame della coppia si rafforza e culmina in una parata di corteggiamento: il maschio si esibisce inchinandosi davanti alla compagna col piumaggio rigonfio, le ali pendenti e la coda spiegata. In marzo inizia la costruzione del nido da parte della femmina, che viene aiutata, o semplicemente accompagnata, dal maschio nella ricerca del materiale necessario. Il nido, che appare come una struttura di rami secchi foderata di materiale vegetale più fine, è in genere posto abbastanza in alto sugli alberi, ma anche a terra sulle rocce nei luoghi ove gli alberi scarseggiano. Nell’anno compie una covata. Verso la fine di marzo vengono deposte 4-6 uova, che sono incubate per 18-20 giorni dalla sola femmina, mentre il maschio provvede a procurare il cibo. I pulcini sono nidicoli, vengono accuditi da entrambi i genitori e abbandonano il nido all’età di 4-5 settimane.

Aldo Orlando

Marito di Nicoletta, insegnante di Educazione Fisica in pensione, pescatore da tutta la vita, amo l-aria aperta, i fiori, gli animali.

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