News dalla “Buona Parola”. Gennaio 1915
La Buona Parola, i vecchi serravallesi lo sanno, è stato il giornale della Parrocchia dei SS. Martino e Stefano durante il XX secolo. Fondato nel 1908 da Don Giuseppe Ozzano, Parroco di Serravalle dal 1890 al 1928, questo bollettino non fu solo uno strumento di catechesi e comunicazione dei valori cristiani, ma anche un periodico per la diffusione di notizie locali e per la condivisione di riflessioni stimolanti il pensiero critico e la partecipazione attiva della collettività.
Abbiamo già, in passato, utilizzato il bollettino per ricostruire momenti importanti della storia serravallese, e non solo, nell’ultimo secolo: si veda, a mo’ di esempio, il lungo e documentato articolo dedicato da La Buona Parola alla costruzione dell’autostrada Genova Serravalle.
Ora, grazie alla disponibilità della Parrocchia, stiamo lavorando alla digitalizzazione dell’intera collezione del bollettino: le sorprese documentarie non mancano, e consentono a Chieketè di recuperare questo patrimonio di memoria storica della nostra comunità per riappropriarsi di una parte dell’identità locale, assai complessa in tutte le sue nuove e ricche sfaccettature.
Ve ne offriamo, qui, un primo significativo esempio.
In questo articolo, scritto pochi mesi prima dell’ingresso italiano nella Prima Guerra Mondiale si parla di ville e di persone, alcune delle quali note ancor oggi, altre, e sono la maggioranza, completamente dimenticate. Chissà se qualcuno fra i lettori, riesce a restituirle alla nostra memoria.
Serravalle che si rinnova. — Abbiamo salita l’erta del nostro castello in un poetico tramonto d’autunno. Dall’alto di esso lo sguardo si spingeva sul borgo disteso ai nostri piedi, e mentre il pensiero volava verso il prossimo rinnovarsi dell’anno, abbiamo constatato che non è solamente la natura che muta, ma anche 1′ arte e l’industria Serravallese progredisce con essa!
Quale trasformazione del nostro paese da pochi anni a questa parte! Sul Lastrico la casa rimessa a nuovo del Sig. Allegri, detto Borghetto, con annesso negozio di cappelleria, condotto dal Sig. Ettore Molinari. Vicino alla Villa Paraclito il palazzotto del Sig. Gaetano Percivale.

In campagna e precisamente in regione Crenna la villa del Sig. Zolesi dal titolo S. Benedetto e quella del Sig. Ernesto Aragone sul limitare della Galleria di Gavi dal nome S. Abbondanza, più sotto ancora quella della Signora Angela Rebora. Anche la Grilla del Sig. Trabucco è abbellita d’un grande artistico muraglione.
In regione Moriassi è sorta come d’incanto la palazzina del Sig. G. B. Carezzano e presso la Pieve sta per essere ultimata la cabina elettrica della Società Negri1; cabina che, mentre nel suo esterno ci rivela 1’opera artistica del genio, nel suo interno è destinata alla trasformazione della forza elettrica che presto illuminerà, con quella del Sig. Savio, case e vie del paese.
Verso Stazzano, nei dintorni della nuova stazione ferroviaria, la villa del Sig. Avvocato Revello, quella del Sig. Luigi Balbi e quella del Sig. Angelo Ferrari, la casa rustica del Signor De-Maestri, e più in giù la villa della Vedova Zunini e la casa di abitazione del Sig. Traverso Crispino, capo mastro.
Finalmente verso la regione Crosia il villino del Sig. Luigi Bonetti, genero del fu Avvocato Salvatóre Marenco. Di questo rinnovarsi della edilizia paesana ci siamo oltremodo compiaciuti e rallegrandoci con i singoli proprietari e costruttori facciamo voti per il progressivo miglioramento del nostro bel paese che al progresso della sua edilizia sa pure unire quello inseparabile della gentilezza d’animo e del sentimento religioso.

- La Società Elettrica Negri fu fondata il 24 marzo 1905 a Milano, nel Regno d’Italia, ed ebbe un ruolo significativo nello sviluppo energetico del Nord-Ovest italiano. [↩]
