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SEGHEZZO, Bartolomeo

Bartolomeo Seghezzo (Serravalle Scrivia, 8 giugno 1904/)

Esercente di bottiglieria, antifascista, comunista, iscritto al Casellario politico centrale del Ministero dell’interno dal 1937 al 1941

Tra i sovversivi liguri iscritti al Casellario politico centrale del Minsitero dell’interno anche un serravallese. Bartolomeo Seghezzo, nato a Serravalle, l’8 giugno 1904, il quale trasferitosi nella Riviera di Levante, a Santa Margherita Ligure (GE), vi gestì una bottiglieria. Seghezzo, antifascista, di fede comunista, divenuto luogo di ritrovo di oppositori locali del Regime. Il 2 settembre 1937, la Prefettura di Genova, così notizia il Casellario Politico Centrale in merito all’attività sovversiva del commerciante serravallese (ritratto nella foto segnaletica a lato tratta dal fascicolo personale del Casellario politico centrale, conservato all’Archivio di stato di Roma), il quale

«…permetteva da tempo che elementi politicamente sospetti, frequentatori del suo esercizio, esprimessero pubblicamente avventati giudizi nei confronti del Regime. Durante tali conversazioni, alle quali assisteva anche il Seghezzo, uno straniero, ora espulso, ha potuto dare libero sfogo al suo malcelato livore contro l’Italia, avvalendosi di notizie attinte alla radio dal Seghezzo, senza che quest’ultimo non solo non si opponeva, come sarebbe stato suo dovere, a questa sleale campagna denigratoria, ma consentiva che venissero captate con l’apparecchio radio installato nel suo esercizio senza preventivo nulla osta della Regia Questura, comunicazioni dalle stazione rosse di Madrid e di Barcellona. La deplorevole connivenza del Seghezzo, che pur risultando di buoni precedenti morali, è stato sempre sospetto per la sua dubbia fede politica aveva trasformato il predetto esercizio in un centro di perturbatori i quali svolgevano opera deleteria mediante la propalazione di notizie tendenziose atte a menomare il prestigio nazionale e deprimere lo spirito pubblico. Arrestato e deferito alla Commissione Provinciale previo assenso del Ministero venne con deliberazione in data 9 giugno u.s. assegnato al confino di polizia per anni uno e destinato a Bellante (Teramo)…». In esito alle indagini esperite, per il commerciante serravallese venne disposto il confino di polizia, con provvedimento datato 13 maggio 1937. Il 14 ottobre 1937, l’Ufficio territoriale del Governo di Genova notiziava il Casellario Centrale riferendo che: «…in data 12 ottobre corrente S.E. il Capo del Governo ha disposto la liberazione dal confino di polizia… di Seghezzo», che resta comunque vigilato. Il 18 dicembre 1940 la Prefettura genovese comunicò al Ministero rassicurando della regolare condotta tenuta da Seghezzo, proseguendone tuttavia la vigilanza. Situazione confermata anche nel dicembre 1941.

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