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GALLETTI, Guido.

Scultore, Accademico, pittore, orefice, autore del tripode bronzeo ai Caduti della 2° Guerra Mondiale e della Lotta di Liberazione a Serravalle Scrivia.

Guido Galletti (di Paolo Galletti e Maria Garbagnati / Londra, 22 marzo 1893 / Genova, 24 marzo 1977).

Guido Galletti nacque a Londra il 22 marzo 1893, figlio di Paolo Galletti, orefice e Maria Garbagnati. Trasferitosi a Genova con la famiglia, avviato alla professione paterna, frequentò l’Accademia Ligustica di Belle Arti. Tra il 1913 e il 1914 fu tra i fondatori del sodalizio artistico genovese “Pro cultura artistica”. Veterano della 1° Guerra Mondiale fu decorato con la Croce di Guerra. Nel 1919 partecipò all’ “Esposizione della Vittoria” tenutasi a Genova. Negli anni a seguire si dedicò alla progettazione di monumenti ai caduti. Nel 1925 venne premiato all’“Esposizione internazionale di arte decorativa” a Parigi. Prese parte alla “Biennale di Monza” (1923-1927), alla “Mostra d’arte marinara” (1926), alla “Mostra internazionale” di Barcellona (1927), alla “Biennale di Venezia” (1930), alla “Quadriennale d’arte nazionale” di Roma (1935-1959), alla “Triennale di Milano” (1936), all’“Esposizione d’arte moderna” di Vienna (1935), all’“Esposizione internazionale” di Bruxelles (1936).

Numerose le sculture funerarie realizzate per il cimitero genovese di Staglieno. Riconosciuto “Accademico Ligustico” nel 1927, Guido Galletti (ritratto all’opera su una delle sue sculture, nella foto in alto estratta dal volume “Guido Galletti statuario cittadino“, di Vitaliano Rocchiero, edito da Editrice Liguria, Genova, 1971) insegnò scultura al liceo artistico “Barabino” di Genova, dal 1928 al 1937, e fu docente dell’“Accademia Ligustica di Belle Arti” dal 1944 al 1946. Nel 1940 la “Biennale di Venezia” gli tributò una personale. Negli anni Trenta prese parte a numerose eventi regionali e nazionali organizzati dal Sindacato Fascista di Belle Arti. Nutrita fu anche la sua produzione di opere scultoree pubbliche, posate a Genova, Roma, Rapallo ed in altre località italiane. Guido Galletti nacque a Londra il 22 marzo 1893, figlio di Paolo Galletti, orefice e Maria Garbagnati. Trasferitosi a Genova con la famiglia, avviato alla professione paterna, frequentò l’Accademia Ligustica di Belle Arti. Tra il 1913 e il 1914 fu tra i fondatori del sodalizio artistico genovese “Pro cultura artistica”. Veterano della 1° Guerra Mondiale fu decorato con la Croce di Guerra. Nel 1919 partecipò all’ “Esposizione della Vittoria” tenutasi a Genova. Negli anni a seguire si dedicò alla progettazione di monumenti ai caduti. Nel 1925 venne premiato all’“Esposizione internazionale di arte decorativa” a Parigi. Prese parte alla “Biennale di Monza” (1923-1927); alla “Mostra d’arte marinara” (1926), alla “Mostra internazionale” di Barcellona (1927), alla “Biennale di Venezia” (1930), alla “Quadriennale d’arte nazionale” di Roma (1935-1959), alla “Triennale di Milano” (1936), all’“Esposizione d’arte moderna” di Vienna (1935), all’“Esposizione internazionale” di Bruxelles (1936). Numerose le sculture funerarie realizzate per il cimitero genovese di Staglieno. Riconosciuto “Accademico Ligustico” nel 1927, Guido Galletti (ritratto all’opera su una delle sue sculture, nella foto in alto estratta dal volume “Guido Galletti statuario cittadino“, di Vitaliano Rocchiero, edito da Editrice Liguria, Genova, 1971) insegnò scultura al liceo artistico “Barabino” di Genova, dal 1928 al 1937, e fu docente dell’“Accademia Ligustica di Belle Arti” dal 1944 al 1946. Nel 1940 la “Biennale di Venezia” gli tributò una personale. Negli anni Trenta prese parte a numerose eventi regionali e nazionali organizzati dal Sindacato Fascista di Belle Arti. Nutrita fu anche la sua produzione di opere scultoree pubbliche, posate a Genova, Roma, Rapallo ed in altre località italiane. Nel 1947 fu nominato “Accademico di San Luca”, a Roma. Nel 1949 realizzò, nella Cattedrale di San Lorenzo, in Genova, il monumento al Cardinale Severino Boetto.

Nel 1954 scolpì l’opera più conosciuta della sua vasta produzione, il “Cristo degli abissi” di San Fruttuoso in Camogli, suggestiva opera posata nei fondali della suggestiva baia, perla del Parco Naturale di Portofino. Nel 1955 realizzò il tripode bronzeo posto in fregio al Monumento ai Caduti della 2° Guerra Mondiale e della Lotta di Liberazione di Serravalle Scrivia (nella foto in alto a sinistra) memoriale progettato nel 1922 dall’Architetto toscano Enrico Remedi, ed inaugurato nel 1925. Fu membro della Pontificia Commissione Centrale per l’Arte Sacra in Italia e della Commissione Diocesana di Genova. Morì a Genova il 24 marzo 1977.

Fonti: Roberto Massetti, Guido Galletti, in “Dizionario Biografico degli Italiani”, Volume 51, Treccani, Roma, 1998.

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