TERREMOTO – U Teremotu. 11 aprile 2003
L’11 aprile 2003 la terra ha tremato a Serravalle e nei paesi circostanti.
Danni alle cose e non alle persone, e in una circostanza simile occorre dire: fortunatamente. Ma chi ha vissuto quell’esperienza non la dimenticherà facilmente e quel boato sordo non scomparirà mai dalla memoria uditiva di chi lo ha sentito.
Chieketè ricorda quel giorno: con una poesia di Gianni Bobbio, sempre attento a fissare con i suoi versi storia e tradizioni di Serravalle, con una breve descrizione delle normative antisismiche attualmente in vigore, anche in conseguenza di quell’evento, e con alcune pagine dei giornali dell’epoca.
U TEREMOTU – Una poesia di Gianni Bobbio
Na giornò gme taunte otre
a matein ‘d l’őinze ‘d avrì
l’ea őinz ue e ventisei
e u dì da zmauna venerdì.
In buatu a l’impruvisu
tüta a tera ca tremova
calsinasi e tegule i cazaiva
da e cà e dai müri chi scrulova.
Curnizouni distachè
de ‘d fő a giainte ca criova
i curiva via da ‘n cà
piè da e panicu i scapova.
Mame ‘d cursa disperè
i curiva versu a scőa
in tauntu i maistri ‘ncu criteriu
aun fatu i fiői surtì de ‘d főa.
L’è na brüta sensasioun
cl’è teribile pruvola
ma per quei ca g’è tucò
l’è dificile scurdola.
LA NUOVA NORMATIVA ANTISISMICA
Il terremoto del Piemonte meridionale dell’11 aprile 2003 fu un evento sismico di notevole intensità che colpì il Piemonte meridionale, in particolar modo la Provincia di Alessandria. L’epicentro della scossa di magnitudo 4,8 si verificò nel Novese, tra Cassano Spinola e Sant’Agata Fossili.
La classificazione sismica del territorio nazionale ha introdotto normative tecniche specifiche per le costruzioni di edifici, ponti ed altre opere in aree geografiche caratterizzate dal medesimo rischio sismico. In basso è riportata la zona sismica per il territorio di Serravalle Scrivia, indicata nell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, aggiornata con la Delibera della Giunta Regionale del Piemonte n. 4-3084 del 12.12.2011 ed in seguito modificate con la D.G.R. n. 65-7656 del 21 maggio 2014 e con la D.G.R. n.6-887 del 30 dicembre 2019.
Zona sismica: 3 | Zona con pericolosità sismica bassa, che può essere soggetta a scuotimenti modesti. |
I criteri per l’aggiornamento della mappa di pericolosità sismica sono stati definiti nell’Ordinanza del PCM n. 3519/2006, che ha suddiviso l’intero territorio nazionale in quattro zone sismiche sulla base del valore dell’accelerazione orizzontale massima (PGA: Peak Ground Acceleration, cioè il picco di accelerazione al suolo) su suolo rigido o pianeggiante, che ha una probabilità del 10% di essere superata in 50 anni
- Zona 1: sismicità alta (PGA oltre 0,25 g), comprende 708 comuni.
- Zona 2: sismicità medio-alta (PGA fra 0,15 e 0,25 g), comprende 2.345 comuni (in Toscana ed in Piemonte alcuni comuni sono classificati in Zona 3S, sismicità media, che prevede obbligo di calcolo dell’azione sismica identica alla Zona 2).
- Zona 3: sismicità medio-bassa (PGA fra 0,05 e 0,15 g), comprende 1.560 comuni.
- Zona 4: sismicità bassa (PGA inferiore a 0,05 g), comprende 3.488 comuni.
ANTOLOGIA DALLA STAMPA
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