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CALENDARIO DELLA SCRIVIA, Aprile 2022, lo Storno

Foto in evidenza di Jordan Nature Photography

Mentre sto scrivendo il mese di marzo volge alla fine ma loro, gli Storni, a gruppetti più o meno consistenti sono già arrivati. Con il cambiamento climatico non fanno più la trasvolata fino all’Africa ma si limitano a spostarsi su e giù per la nostra penisola a seconda delle condizioni del clima. Di dimensioni medio-piccole, lo Storno non supera i 23 cm di lunghezza e i 40 di apertura alare, con un peso che oscilla tra i 70 e i 100 grammi. Il piumaggio è nero cangiante, screziato da riflessi viola e verdi e macchie bianche.

Le ali sono triangolari e appuntite, la coda è corta, le zampe robuste. Maschi e femmine non presentano differenze rilevanti, ad eccezione di una piccola macchia alla base del becco, grigio-azzurra nei primi e rosa nelle seconde.

A proprio agio in campagna come nelle aree urbane, lo Storno è una delle specie più adattabili ad ambienti differenti. Predilige le pianure, le colline, le campagne coltivate e, in generale, gli ambienti agricoli, ma frequenta anche luoghi boschivi e zone umide. Se in passato era solito trascorrere la notte nei canneti e nei boschi, da anni ha dimostrato una spiccata preferenza per le aree urbane e suburbane, dove si rifugia di sera insieme a centinaia di compagni, in una sorta di “dormitori collettivi”.

Onnivoro, si nutre prevalentemente di insetti, semi, bacche, frutta, anfibi, scarti di cibo gettati dall’uomo. In ogni caso, il regime alimentare dello Storno si adatta senza difficoltà alle disponibilità di stagione. Nidifica tradizionalmente nelle cavità di alberi o rocce ma, da qualche tempo, costruisce il nido anche negli anfratti degli edifici urbani, sui tetti delle case, tra le tegole o nei fori delle pareti. Le 5 o 6 uova che la femmina depone tre volte l’anno sono di colore verde-azzurro e vengono covate da entrambi i genitori per circa due settimane.

Con le loro abitudini socievoli, gli uccelli approfittano gli uni degli altri, conducendosi verso luoghi ricchi di nutrimento o mettendosi in guardia a vicenda dai nemici. Durante le manovre aeree al di sopra dei dormitori o in caso di aggressione da parte di un rapace, gli stormi si contraggono velocemente, formando nastri o forme tondeggianti che si muovono in maniera estremamente coordinata e dando luogo a magnifici spettacoli. Nei frutteti, nei vigneti e, in inverno, negli uliveti, gli stormi di Storni possono tuttavia provocare danni.

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Aldo Orlando

Marito di Nicoletta, insegnante di Educazione Fisica in pensione, pescatore da tutta la vita, amo l-aria aperta, i fiori, gli animali.