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CALENDARIO DELLA SCRIVIA, Agosto 2022, la garzetta

Questa fase di siccità intensa e prolungata che caratterizza l’estate 2022 mette alle corde tutti gli animali legati agli ambienti umidi e di ripa e questo piccolo ardeide non fa eccezione: deve nutrirsi di ciò che trova, in serrata competizione con i suoi simili.

Fra gli aironi che popolano la Scrivia, la garzetta (Egretta Garzetta) ha dimensioni simili alla nitticora, circa 60 cm. di lunghezza, ma con abitudini e livrea del tutto differenti.

Garzette in volo (foto di Mayukhghose – Opera propria)


È attiva tutto il giorno; ha piumaggio bianco candido, becco e zampe nere, piedi gialli e un caratteristico ciuffo sulla parte posteriore del capo durante il periodo riproduttivo.

Cosa mangia la garzetta? Piccoli pesci, insetti, crostacei, anfibi, rettili, lumache, vermi, ragni e anche piccoli uccelli.  Questa specie non caccia all’agguato come l’airone cenerino, ma si sposta rapidamente nell’acqua bassa e con mosse laterali cattura le sue prede. All’occorrenza può cacciare anche piccoli mammiferi.

Garzetta (Egretta Garzetta) – Foto di di Andreas Trepte – Opera propria

La garzetta è un uccello gregario e durante il periodo riproduttivo costruisce il nido insieme ad altre specie acquatiche (le colonie di riproduzione sono chiamate “garzaie”). Costruisce il nido sulla vegetazione acquatica o sugli alberi e vi depone 3-5 uova. Dopo una cova di 20-22 giorni, i pulli che nascono sono nudi e sviluppano un leggero piumino bianco che verrà sostituito poi dalle piume vere. Il pullo è dipendente dai genitori per 40 giorni, dopo i quali inizia la caccia da solo o con gli altri giovani della garzaia.

È  specie migratrice e ci visita in genere da marzo a novembre.

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Aldo Orlando

Marito di Nicoletta, insegnante di Educazione Fisica in pensione, pescatore da tutta la vita, amo l-aria aperta, i fiori, gli animali.

Un pensiero su “CALENDARIO DELLA SCRIVIA, Agosto 2022, la garzetta

  • Qualcuno se la sente di raccontare la storia delle Scuole Elementari e medie degli anni ’60 con un ricordo degli insegnanti?
    E perché no, anche della storia del vecchio Ospedale?

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