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Italo Rava e la “sua Libarna”

Foto in evidenza: la Sovrintendente ai Beni Archeologici, Dottoressa Marica Venturino e Italo Rava

La biografia di Italo Rava, il serravallese che ha dedicato una vita all’arte della panificazione e storico presidente della locale Pro Loco, è stata pubblicata sul sito chiekete.eu in occasione della sua morte avvenuta il 10 gennaio 2021.

Italo Rava (foto da Novionline)


Oggi lo vogliamo ricordare anche per il suo grande impegno profuso a favore dell’attività di valorizzazione del sito archeologico di Libarna, a cui era particolarmente legato. In un momento storico in cui si stavano gettando le basi per una promozione turistica territoriale, Italo Rava è stato sicuramente un precursore.
Nel 1989 Silvana Finocchi, l’archeologa funzionaria della Soprintendenza a cui si devono molte delle ricerche, degli scavi e degli studi su Libarna, nonché l’organizzazione del sito archeologico come lo vediamo oggi, quale importante luogo della cultura, nel congedarsi per il suo imminente pensionamento, scrisse a Italo Rava, presidente della Pro Loco di Serravalle Scrivia, con il quale aveva collaborato per molti anni:

Torino, 10 Luglio 1989 Gentile Presidente, nel lasciare la Soprintendenza archeologica del Piemonte e quanto è stato oggetto per tanti anni del mio impegno e delle mie cure, è mio desiderio rivolgere a Lei e alla Pro Loco di Serravalle il mio più cordiale saluto. Consapevole dei risultati conseguiti e di quanto siano suscettibili di nuovi importanti sviluppi, La ringrazio per l’efficacia con cui ha sostenuto ogni sforzo e iniziativa volta a incrementare, promuovere e valorizzare il patrimonio archeologico di Libarna, il suo significato di testimonianza, di evocazione e di richiamo. Silvana Finocchi

Italo ha voluto condividere con l’Associazione Libarna Arteventi, di cui è stato socio onorario, molti ricordi su Libarna che si intrecciano con quelli degli anni di servizio svolti all’Area archeologica da Mino Schiaffino che, insieme a Rava e alla Finocchi, è stato una delle figure importanti che si sono occupate del rilancio del sito negli anni ‘80.

Da sinistra: l’assessore Emanuele Parodi, Mino Schiaffino, Silvana Finocchi, Francesco Dattilo, Renzo, Rebora e Pipòun.


Italo, nel ricordare il suo personale rapporto con Silvana Finocchi, ha sempre sottolineato l’iniziale diffidenza, dovuta probabilmente al ruolo di funzionario dello Stato e archeologa incaricata della tutela del bene, nei confronti di un interesse quasi pressante nel voler valorizzare Libarna – e quindi la storia di Serravalle Scrivia – al punto che quando la funzionaria chiese il motivo di questo atteggiamento e la risposta serafica di Italo fu: “Dottoressa, io sono il Presidente della Pro Loco di Serravalle Scrivia: come ci insegna l’etimologia, il termine significa a favore del luogo, quindi io lo applico alla lettera!”.

Da sinistra: l’assessore Emanuele Parodi, Italo Rava, Silvana Finocchi, Francesco Dattilo, Rebora, Pipòun e Renzo

A testimoniare la reciproca stima, nata proprio sul campo, numerose sono state le piccole campagne di scavo approntate dalla Soprintendenza, a volte realizzate con mezzi di fortuna e ricorrendo anche a maestranze locali (in un’epoca in cui il metodo stratigrafico non era ancora completamente affermato), ma sempre sotto la guida scientifica di Silvana Finocchi e finanziate grazie agli interventi e all’impegno di Italo Rava; questi interventi hanno fortemente contribuito a sviluppare la conoscenza di Libarna.
Celebre fu quella volta che, in occasione di un piccolo scavo, in un terreno ai confini con il Comune di Arquata (nei pressi dell’attuale industria La Suissa), l’occhio attento dell’archeologa aveva scorto qualcosa di interessante; occorreva però estendere lo scavo con l’ausilio di un piccolo mezzo meccanico. Ecco allora l’intervento provvidenziale di Italo Rava il quale, grazie all’amicizia con l’allora sindaco di Arquata Scrivia, Giuseppe Malaspina, riuscì a farsi mettere a disposizione tutto l’occorrente.

Un aspetto, quasi una missione, a cui Italo Rava teneva particolarmente era quello di riuscire a trasmettere la conoscenza di Libarna ai giovani, favorendo il più possibile le visite delle scuole. Infatti, per organizzarle, raccoglieva personalmente le prenotazioni e ne curava i rapporti; tutto avveniva contestualmente alla sua attività quotidiana di panettiere, tanto che il forno era diventato non solo il punto di riferimento per la sua insuperabile focaccia, ma anche per “occuparsi di Libarna”.
In quegli anni l’accesso all’Area archeologica avveniva ancora direttamente dalla strada statale, dove sostavano gli scuolabus e con gli alunni che scendevano/salivano in condizioni di scarsa sicurezza; questa felice attività di promozione portò presto un numero sempre crescente di scuole a visitare Libarna, rendendo quindi necessaria la realizzazione di un’area di sosta dedicata.
Ecco allora, ancora una volta, l’interessamento di Italo Rava, sempre nella veste di presidente della Pro Loco, che porta l’Amministrazione Comunale e il sindaco Raffaele Palamone, negli anni 1985-86, ad acquisire alcuni terreni adiacenti e a realizzare l’attuale parcheggio con l’accesso in sicurezza all’Area archeologica.

A Libarna in occasione del riconoscimento a Italo Rava, da sinistra: Marica Venturino, Italo Rava, Franco Carrea,
il Sindaco Alberto Carbone, l’ex Sindaco Antonio Molinari.

Nel 2016, proprio nella “sua Libarna”, l’Amministrazione Comunale, la Soprintendenza, l’Associazione Libarna Arteventi e la Pro Loco hanno voluto riconoscere pubblicamente questa attività meritoria di Italo Rava consegnandogli un attestato con la seguente motivazione:

“Al Sig. Italo Rava per l’impegno profuso negli anni di presidenza della Pro-loco di Serravalle Scrivia a favore della valorizzazione dell’antica Libarna”.

Un momento della premiazione
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