Politica Amministrativa. Amministrazione Antonio Molinari, 1994 – 1998
Le elezioni comunali del 1994 si svolgono il 12 giugno insieme alle Europee. L’operazione Mani Pulite, gestita dalla Procura di Milano, ha scardinato il vecchio sistema politico invischiato in fenomeni generalizzati di corruzione, noti al grande pubblico sotto il nome di Tangentopoli.
È sparita la Democrazia Cristiana (DC), è scomparso il Partito Socialista Italiano (PSI) e, insieme a questi, altri partiti minori quali il PSDI, il PLI e il PRI. La scena politica è dominata a livello nazionale dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi, annunciata dalle reti Mediaset e dai telegiornali RAI il 26 gennaio di quell’anno e realizzatasi con la nascita di un nuovo partito: Forza Italia. Le elezioni politiche del 27 e 28 marzo portano, grazie ad un sistema di alleanze con la Lega Nord e Alleanza Nazionale, Forza Italia a conquistare il ruolo di Primo Ministro per Silvio Berlusconi.
Poco prima di terminare il suo mandato, Molinari riesce a farsi approvare dalla Commissione Regionale per l’Urbanistica il progetto detto Spazio 92. Si tratta del primo importante tassello per il rilancio dell’economia e dell’occupazione serravallese. Tanto per capirsi, Spazio 92 altro non è che l’Outlet e il Retail Park che oggi tutti conoscono.
La campagna elettorale per le elezioni comunali è caratterizzata da toni blandi, e si vivacizza solo in prossimità del voto. Si contendono la poltrona di Sindaco, Roberto Amisano, espressione di Forza Italia e del centrodestra, Giuseppe Novelli, ex segretario comunale, al comando di una lista civica espressione di un elettorato liberal democratico e Antonio Molinari con L’Unione per Serravalle, una lista di centrosinistra.
Lo spoglio delle schede per le elezioni europee a Serravalle assegna, come altrove in Italia, una netta vittoria al centrodestra .
Il centrodestra serravallese esulta, assaporando un bis vincente; ma dalle urne il risultato delle comunali è del tutto differente: quello delle europee viene capovolto. Per Molinari il successo è ampio.
Appena eletto Molinari riprende un tema a lui caro: la viabilità. Si prova a dirottare il traffico pesante sull’autostrada A7.
Già pochi giorni dopo, tuttavia, il Sindaco si trova a dover affrontare una crisi politica. Lovotti, eletto nella lista con Molinari, come esponente di Rifondazione Comunista, crea un gruppo consiliare per conto suo. Sul voto al documento programmatico proposto dalla maggioranza si astiene, sottolineando la sua astensione costruttiva. Gli incarichi di giunta sono così suddivisi: Emanuele Dazzi all’Istruzione, Armando Alice al bilancio, Emanuele Parodi ai Lavori Pubblici e Urbanistica, Donatella Barbagallo allo Sport, Turismo e Tempo Libero. Deleghe sono assegnate a Luigi Traverso (Servizi Sociali), a Matilde Ciselli, (Ecologia), a Gisella Bagnasco (Personale e Polizia Municipale) e a Cristiana Corti (Cultura).
Il mese successivo segna un altro passo per la realizzazione di Spazio 92. La Regione approva il progetto. Non solo: è approvata anche la modifica del Piano Regolatore volta al recupero dell’area Fidass, fabbrica ormai dismessa. Molinari manifesta sui giornali tutta la sua soddisfazione.
Ad agosto, quando la gente va al mare o in montagna, scoppiano le grane più imprevedibili. Sui media si parla di nube tossica. Qualcuno si sente male e deve ricorrere alle cure del Pronto soccorso. Molinari chiede un rapporto scritto da parte di Castalia, la ditta responsabile della bonifica di Ecolibarna.
Anche il Servizio di Igiene dell’Usl interviene sulla vicenda. Il capocantiere di Castalia tuttavia nega qualsiasi addebito.
Il problema si ripresenta poco prima di Natale. Alcuni dipendenti della D’Amore e Lunardi, ditta contigua all’Ecolibarna, si sentono male a loro volta. Molinari lancia a Castalia un ultimatum con un’ordinanza.
Tuttavia nell’agosto 1995 ancora si verifica un episodio di intossicazione tra i dipendenti della D’Amore e Lunardi. Viene istallata una centralina di rilevazione fumi in piazza Coppi.
La giunta, nel frattempo, tenta un rilancio della politica culturale con il rilancio del sito archeologico di Libarna. Ci prova con una bella iniziativa l’Assessore al Turismo, Donatella Barbagallo.
L’iniziativa fa comunque scattare un dibattito in paese. Si potrebbe tornare al passato e cambiare il nome del paese? Si potrebbe ritornare a Serravalle Libarna, come ai tempi del ventennio? Alcuni storcono il naso. L’avvocato Roberto Allegri ne sarebbe entusiasta, Molinari è possibilista.
La Crocerossa, la Proloco e l’Associazione Commercianti nel frattempo stampano per l’anno che verrà il calendario “È Buzardęin ‘d Seravale”.
Si va nella stagione invernale. Le piogge del gennaio 1996 creano qualche problema. Per alcuni giorni l’acqua degli acquedotti novesi contengono concentrazioni elevate di alluminio. Si cerca di comprenderne il perché. L’acqua per intanto viene dichiarata non potabile.
La situazione fortunatamente migliora dopo pochi giorni. I disagi per i serravallesi finiscono.
L’inverno tuttavia è ancora lungo. Passano alcuni giorni e frana un costone di roccia che sorregge l’imbocco del ponte sullo Scrivia e alcune case in via Palestro. Unica vittima: la statua di San Giovanni Nepomuceno, ripescata sul greto del fiume priva di un dito. Quattro famiglie vengono sfollate e il Santo viene riposto nel magazzino del Comune. Non so che cosa San Giovanni si chiederà là dentro. Lui era abituato a proteggerci dalle piene del torrente. Un magazzino lo troverà sicuramente un posto insolito. Tu valli a capire certi sindaci!
Nella guerra personale che ha con camion e tir, Molinari trova finalmente un prezioso alleato nel Prefetto, segnando finalmente un punto a favore del comune. Il costo dei tir deviati in autostrada lo pagano i serravallesi, aiutati in questo dalla provincia di Alessandria perché la Regione non interviene, ma per lo meno il traffico in paese si riduce.
Il problema sicurezza è uno dei temi che da sempre assillano Molinari. Vorrebbe più vigili, ma c’è il blocco delle assunzioni stabilito dal Governo. Si rivolge pertanto al Comune di Novi per ottenerne qualcuno in prestito.
Effettivamente i vigili servono. L’ordinanza prefettizia sul divieto di transito in paese ai mezzi pesanti scatena la reazione degli autotrasportatori. La polizia Municipale è allertata in un lavoro di prevenzione che mira ad intercettare TIR e bilici prima dell’ingresso in paese.
Un altro tipo di traffico nel mirino del Sindaco è quello legato al mondo della prostituzione, presente di notte nei pressi della Barbellotta. Insieme al collega di Novi scrive al Ministro degli Interni invocando l’emanazione di decreti legge più stringenti.
Sempre durante il mese di agosto il Comune riesce a trovare una soluzione per il problema della mensa scolastica. mediante un accordo “immobiliare”
A Serravalle, in occasione della festa dell’Assunta da dieci anni si festeggia la Cuntrò ‘d sua. Su La Stampa un’intera pagina in evidenza. Lo schivo Emanuele Parodi, assessore ai Lavori e Urbanistica sogna la Circonvallazione
In ottobre filtra in paese qualche notizia sulla destinazione d’uso di Spazio 92. Fra le varie ipotesi vi è anche un supermercato che trova la netta contrarietà dei commercianti serravallesi. Molinari prova a conciliare le posizioni ma pare convinto nell’assecondare i propositi degli investitori.
Il turismo può agevolare il commercio, si sa. Libarna potrebbe effettivamente aiutare in tal senso. Molinari lo sa, ma la posizione della giunta serravallese si scontra con la rigidità della Sovrintendenza. Il sito archeologico è chiuso al pubblico e, secondo l’Ente preposto, anche per la sua valorizzazione occorrerebbero sette custodi. Una reazione della Sovrintendenza all’arrivo gioioso di tanti turisti durante l’iniziativa di settembre dell’anno precedente. Una sparata sulla quale non si può che sorridere amaramente.
La richiesta di aiuto viene sostenuta dal Comune di Novi il mese successivo.
A novembre intanto la contrarietà dei commercianti novesi al progetto per Spazio 92 si fa ancora più netta. La società Praga, titolare dell’investimento, per ora tace.
È destino di Serravalle essere oggetto del passaggio di vecchie e nuove vie di comunicazione. Le perplessità sul cosiddetto Terzo Valico si sommano al degrado esistente sulle vecchie linee ferroviarie.
Stando ai resoconti dei giornali, pochi sono gli interventi di Molinari nel 1997. La Ramoco vorrebbe creare un centro di stoccaggio di rifiuti tossici a Isola del Cantone. Un ulteriore pericolo per Serravalle, già alle prese con Ecolibarna. Il nostro Comune manifesta tutta la sua contrarietà.
Una buona notizia arriva da Libarna. Il sito apre le sue porte. Lo annuncia l’Assessore Donatella Barbagallo, insieme a Cristiana Corti e Armando Alice.
L’anno si chiude con un incontro tra il Sindaco e il Prefetto, nel tentativo di arginare la microcriminalità presente in paese. Molinari si impegna a potenziare l’illuminazione pubblica.
Il 1998 si apre con l’ennesimo capitolo della guerra ai Tir. Molti di questi non riescono ad usufruire di una via alternativa al passaggio in paese, vietata da un’ordinanza prefettizia, motivata dalla scarsa altezza del sottopassaggio ferroviario tra Arquata e Vignole. Il Sindaco chiede al Vicepresidente della Provincia Daniele Borioli un abbassamento della sede stradale a livello del sottopasso in questione.
Successivamente si vedono impegnati i Sindaci di Novi e Serravalle in iniziative volte al contrasto della criminalità e della prostituzione presente in località Barbellotta, anche in relazione ad un grave episodio delittuoso occorso alla periferia di Novi.
Novi Ligure in particolare è scossa dagli omicidi di due vigilantes avvenuti ad opera (si saprà dopo) del famoso killer Donato Bilancia.
Siamo giunti al termine del secondo mandato di Antonio Molinari. Dopo vari tentativi, Libarna parrebbe aprire i suoi battenti per davvero.
Dopo quest’ultima battaglia Molinari decide di presentarsi nuovamente al giudizio degli elettori. Sarebbe il suo terzo mandato. A contrastarlo ci sono una lista della Lega Nord ed una di Rifondazione Comunista. La sua lista è un mix di cattolici e riformisti, non particolarmente legato ai partiti politici. Barbagallo non si ricandida. Al suo posto c’è Ennio Morgavi.
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